Il vaccino è arrivato nell’ospedale in prima linea nella lotta al Covid il commissario guerra: «oggi è una giornata speciale»

Il vaccino è arrivato nell’ospedale in prima linea nella lotta al Covid il commissario guerra: «oggi è una giornata speciale»
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I contenitori termici che custodiscono le fiale con il vaccino Pfizer Biontech arrivano in ospedale nelle prime ore del mattino di govedì 7 gennaio. Al primo piano dell’ala vecchia del Civile c’è più movimento del solito. Il laboratorio analisi procederà ai prelievi del sangue solamente fino alle 10. Dopo c’è spazio solo per i vaccini anti-Covid.

Si respira un clima particolare. Non c'è preoccupazione, ma cresce l’attesa. Nell’atrio del reparto i primi 24 tra medici e operatori ospedalieri sono in attesa del loro turno.

È passato quasi un lunghissimo anno da quando l'ospedale Civile di Saluzzo si è ritrovato ad essere un punto di riferimento nella lotta al coronavirus, con la sua trasformazione in Covid hospital. Reparti rimodulati, chiusure temporanee di ambulatori e del pronto soccorso, nuove assunzioni, tutto a sostegno di una battaglia che continua ancora oggi.

Ora inizia una nuova pagina per l’ospedale. Tra i primi medici a somministrare il vaccino c’è Domenico Montù, direttore del servizio Igiene dell’Asl. Le dosi vengono preparate nelle tre sale del laboratorio analisi: il vaccino, che arriva a -72 gradi, viene lasciato tre ore a temperature vicino allo zero. «Da ogni fiala – spiega il commissario straordinario della Regione per l'emergenza Covid, Giuseppe Guerra, presente per l’inizio delle vaccinazioni – vengono ricavate cinque o sei dosi». Il delicato compito è affidato ad Anna Idro, farmacista dell’ospedale, coadiuvata dalle infermiere Elena Gastaldi e Marisa Farina.

«Ogni ora - spiega Guerra - vengono vaccinate 24 persone. Nelle tre ore di turno del mattino 72, che diventano 144 a fine giornata. Andremo avanti così ogni giorno. La risposta del personale ospedaliero è positiva, abbiamo completato tutti gli “slot” dei primi giorni. L’80 per cento del personale sarà vaccinato in pochi giorni».

Dopo la prima dose, tra quindici giorni ci sarà il richiamo. Tra i primi a presentarsi c’è l’ex sindaco e medico in pensione, ma rientrato in servizio per l’emergenza, Paolo Allemano. Dice: «Il clima è molto rilassato. Non c’è preoccupazione e sono felice che l'adesione sia alta. Nessuno si illude che le cose cambino da domani, ma la battaglia che portiamo avanti tutti i giorni ora ha un alleato forte». Al termine della prima giornata, sono 144 le persone vaccinate, 700 al termine della prima settimana. Nessuno di loro ha accusato sintomi particolari. In ogni caso, accanto alla doppia postazione delle vaccinazioni, è presente un rianimatore.

«Questo è un giorno importante - sottolinea Guerra - e ho voluto essere a Saluzzo per assistervi, perché le vaccinazioni all’ospedale civile rivestono un significato che va oltre il semplice aspetto medico. Questa città ha giocato un ruolo speciale nella lotta al virus».

Accanto a Guerra, sono presenti anche il sindaco Mauro Calderoni e il consigliere regionale Paolo Demarchi. «Un segnale positivo - nota il primo cittadino - e di speranza per tutta la comunità». Aggiunge Demarchi: «La nostra città diventa un sito strategico dove si combatte la pandemia con queste nuove armi che la medicina e la scienza ci hanno messo a disposizione in così pochi mesi».

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