Provinciale 26, svolta vietata
Finalmente arrivano azioni concrete per la sicurezza della Provinciale 26, da sempre teatro di incidenti anche mortali (se ne contano una trentina in 25 anni) e da settimane al centro di un dibattito che ha coinvolto i Comuni interessati e la Provincia. La disposizione firmata nei giorni scorsi dal vicecommissario di polizia municipale, Davide Barra, è il divieto di immissione sulla Provinciale a quanti percorrono in discesa via Pamparini, la strada periferica di Sanfront dalla quale un mese fa è sbucata la Fiat Panda del dj 24enne poi deceduto al Cto di Torino.
Via Pamparini non sarà transitabile verso valle. Si potrà soltanto imboccare dalla provinciale. Se giungendo da Paesana (svolta a destra) l’indice di pericolosità della manovra è minimo, è in discussione ora l’opportunità di imboccare questa strada dal senso opposto (provenendo da Sanfront, svolta a sinistra): in questo caso, il veicolo si trova costretto a sostare a centro strada alla fine di una lunga curva “cieca”.
Si attende a giorni che il divieto di accesso sia esteso proprio a chi arriva da Sanfront, ma ci si chiede perché non sia già stato messo in atto dal 9 giugno.
Nel frattempo via Pamparini è diventata un “senso unico a metà”. Perché? Dal momento che sarà possibile percorrerla anche a proprietari di fabbricati e terreni che si trovano lungo il tratto di strada, oppure a chi, a fronte di comprovate motivazioni, ottenga una deroga al divieto, c’è il rischio che la cartellonistica verticale possa trarre in inganno e causare ulteriori incidenti.
Per tutti, comunque, resta il divieto di immettersi in discesa sulla provinciale.