Telecamere, a Torre l’unico finanziamento del ministero
Dal ministero degli Interni arriva una cattiva notizia per la provincia di Cuneo. La bassa densità di popolazione e il ridotto tasso di criminalità della zona sono i principali fattori che hanno determinato la scarsa disponibilità di finanziamenti sul fronte sicurezza. Non a caso sono stati solo 4 Comuni a rientrare nelle strette griglie del bando sulla videosorveglianza urbana in Granda: Santa Vittoria d'Alba, Bra, Dogliani e, unica del nostro territorio, Torre San Giorgio.
Sorride l'operoso centro tra Saluzzo e Moretta, molto trafficato per la sua posizione baricentrica e per la presenza di decine di importanti attività produttive. Snodo tra Saluzzese, Pinerolese e Carmagnolese, è attraversato dalle Provinciali 175 e 663: è stato certamente il reticolo stradale che lo coinvolge uno dei discrimini della scelta del Ministero. Ma forse ha pesato anche il fatto che il Comune abbia già messo a bilancio per il progetto di implementazione della videsorveglianza 25 mila euro, ovvero il 50 del costo complessivo. Da Roma arrivano altri 31 mila euro: ivato, il costo complessivo del nuovo impianto, che può avvalersi anche della fibra ottica distribuita in centro paese, sarà di 62 mila euro.
Sindaco Daniele Arnolfo, soddisfatto?
«Sì, con questi fondi completiamo un’opera per noi importante finalizzata alla vigilanza del territorio. Andremo a presidiare gli accessi del paese, registrando chi entra e chi esce da Torre San Giorgio».
Come operano queste telecamere?
«Oltre alla videosorveglianza standard, utilizzeremo anche occhi elettronici molto sensibili, che permettono di leggere le targhe dei veicoli. Triplo il vantaggio di questi impianti: deterrenza ai fenomeni di microcriminalità perché ogni strada è monitorata; supporto alle forze dell’ordine, collegate con il sistema, per vigilare sulla regolarità dei veicoli (assicurazioni, bolli…); controllo in aree sensibili come le isole di raccolta rifiuti, dove da tempo riscontriamo depositi di materiale provenienti da altri comuni».