Fondo di solidarietà, danno e beffa
Il fondo di solidarietà comunale, in parole povere, consiste in risorse finanziarie che dallo Stato, ogni anno, arrivano alle amministrazioni locali. Ma 16 Comuni della provincia di Cuneo, anziché avere il fondo dallo Stato, devono invece devolverlo per finanziare i Comuni più “poveri”. Per fare un esempio, il Comune di Venasca riceve un fondo di solidarietà comunale di oltre 221 mila euro mentre il Comune di Sampeyre, di uguale classe, allo stesso titolo dà allo Stato risorse per un importo di oltre 455 mila euro che l’Agenzia delle Entrate trattiene sul gettito dei proventi Imu delle seconde case.
La disparità di trattamento è evidente. Per questo come sindaco di Sampeyre ho chiesto il sostegno dei ministri e dei 16 Comuni penalizzati della provincia alla mia richiesta di riesame del Dpcm del 28 marzo 2020.
Ora, è quantomeno inspiegabile e ingiustificato il silenzio di questi 16 sindaci della provincia di Cuneo che non si sono degnati di scrivere anche loro al governo per fare causa comune con Sampeyre. Ma c’è anche la beffa. Questi 16 Comuni (Argentera, Bagnolo Piemonte, Caraglio, Casteldelfino, Cavallermaggiore, Ceva, Crissolo, Entraque, Frabosa Sottana, Limone Piemonte, Montaldo di Mondovì, Pontechianale, Roburent, Saluzzo, Valdieri e Vernante) non hanno potuto beneficiare dell’acconto del 66% sul fondo di solidarietà corrisposto dallo Stato ai Comuni in anticipo al mese di aprile scorso per assicurare la necessaria liquidità per l’emergenza coronavirus, come se questi territori fossero stati indenni.
Di questa beffa e della richiesta di riesame del Dpcm sono stati informati tutti i parlamentari eletti in provincia ma anche da questi ultimi silenzio più assoluto.
Sia i parlamentari della maggioranza governativa (e il riferimento va alle cuneesi Fabiana Dadone, ministra della Pubblica ammministrazione e della parlamentare Chiara Gribaudo) sia i parlamentari dell’opposizione governativa (Enrico Costa, Monica Ciaburro sindaco del Comune penalizzato di Argentera, Flavio Gastaldi sindaco di Genola, Marco Perosino, Mino Taricco e Giorgio Bergesio) hanno ignorato totalmente la mia richiesta.
In ultimo, una nota di cronaca: nell’ultimo Consiglio alla notizia data da Amorisco della penalizzazione di Sampeyre che deve pagare oltre 455 mila euro per il fondo di solidarietà comunale, il capogruppo della minoranza ha chiesto che venga fatto un controllo dei dati perché ritiene che c’è qualcosa che non quadra. Una proposta buttata lì tanto per dire qualcosa e che mi fa sorridere al pensiero di voler competere con i funzionari del ministero!