Preoccupa la stretta sul contante

Preoccupa la stretta sul contante
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Si profila un problema in più per i grossisti dell’ortofrutta che lavorano assiduamente con l’estero. Parliamo dello stop ai pagamenti cash sopra i 2 mila euro. Dal 1° luglio scatta infatti la disposizione che riduce la soglia - finora fissata a 3 mila euro - oltre la quale si applica il divieto di trasferimento del contante fra soggetti diversi, come previsto dal decreto legge 124 del 2019. Tale soglia, a decorrere dal gennaio 2022, sarà ulteriormente abbassata a mille euro.

Rimane confermata la disposizione che eleva a 15 mila euro il limite per i pagamenti in contanti per l'acquisto di beni e di prestazioni di servizi legati al turismo effettuati da persone straniere, ma al settore ortofrutticolo poco importa.

Il presidente di Fedagro Valentino Di Pisa si dice preoccupato. «Questo provvedimento avrà ripercussioni soprattutto su chi lavora nei mercati transfrontalieri. Sono ancora molto i clienti, specialmente nell'Est Europa, che preferiscono transare con il contante. Più in generale è l'ennesima misura deludente da parte di un governo che non ha a cuore le imprese: con la crisi che morde il Paese. Le priorità dovrebbero essere ben altre, a cominciare da una politica seria di rilancio. E invece si torna a limitare l’uso nel contante, provvedimento di nessuna utilità per combattere l’evasione fiscale da ricercare con ben altri metodi e in altri settori».

Incalza Di Pisa: «I tremendi dati che abbiamo di fronte, con stime del Pil in calo a doppia cifra, non trovano risposte. Bisogna dare ossigeno all'economia, ancora paralizzata. Una delle misure che auspico è lo stop allo smart working, che frena i consumi oltre che la socialità».

Esprimono totale contrarietà i grossisti che operano nell’export più strettamente interconnesso con l'Est europeo: «L’Italia va controtendenza. Paesi europei come la Germania e l’Austria incrementano l’uso del contante (+80 per cento) e noi stiamo tornando ai mille euro. Proprio oggi in cui si stanno cercando nuovi mercati dove il contante è essenziale, visto che molti non si fidano degli assegni, mentre i bonifici potrebbero arrivare in ritardo o non arrivare per niente e le transazioni con carta di credito e bancomat hanno spesso tetti insufficienti rispetto al valore dell'ortofrutta acquistata».

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