La prima regina fu la Hale

La prima regina fu la Hale
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È trascorso quasi un secolo da quando, nel 1927, nel Saluzzese, vennero messi a dimora i primi impianti di pesco ad opera di alcuni lungimiranti agricoltori nella zona di Lagnasco. Un gruppo di coraggiosi frutticoltori diede slancio al settore e la loro iniziativa servì da esempio per altri agricoltori che intrapresero tale coltivazione.

A livello varietale l’unica cultivar diffusa era la Hale, intervallata negli impianti da piante di Elberta, indispensabile per la fecondazione.

L’incremento della superficie andò crescendo e nel 1948 Lagnasco poteva già vantare una fiera dedicata alla coltura del pesco.

L’aumento della superficie fu accompagnato da un’evoluzione della coltura dal punto di vista varietale, con l’introduzione di nuove cultivar quali l’Impero e la Michelini.

Poi, via via nel corso degli anni, il rinnovamento varietale, portò alla graduale sostituzione delle pesche con le nettarine.

Parallelamente (e non senza difficoltà) s’intraprese la via dell’associazionismo e della cooperazione, come ben documenta il libro di Attilio Ianniello, “I frutteti del Monviso. Lo sviluppo della frutticoltura nel Saluzzese: uomini, associazioni e cooperative”.

Negli anni ’60 un ulteriore passaggio: alcuni imprenditori agricoli decisero di realizzare magazzini e frigoriferi “in condominio”. Tra le diverse realtà nate in quegli anni, alla battistrada Sacoop (1959) seguirono la “Magazzini Produttori Riuniti”, sorta nel 1960 nella frazione Falicetto di Verzuolo, la “Frutticoltori Associati Lagnaschesi”, costituita a Lagnasco nel 1960 e che ebbe tra i principali promotori Giuseppe Gramaglia, e inoltre la “Frutticoltori Associati di Costigliole Saluzzo” (1961).

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