Bruna: per le nostre pesche i presupposti sono ottimi
Sostiene Marco Bruna, responsabile Confagricoltura delle zone di Saluzzo e Savigliano, che questo «potrebbe essere l’anno della svolta. E’ presto per dirlo, ma i presupposti ci sono».
Bruna viene dal settore, conosce produzioni e operatori, e di stagioni ne ha vissute ormai a sufficienza per capire dove si orienta il barometro delle previsioni, quando la partita entra nel vivo. E ora non nasconde l’ottimismo sulla campagna frutticola 2020 - la più complessa degli ultimi anni per la vicenda pandemia - che ha preso il via in queste settimane.
Osserva Bruna: «Dopo diversi anni di trend negativo, stiamo finalmente assistendo a qualcosa di diverso. L’emergenza sanitaria sembra aver riacceso i riflettori sul ruolo fondamentale dell’agricoltura, e il finale di stagione delle mele, con le ultime vendite primaverili, sembra confermarlo. Concludere bene l’annata agraria significa partire con il piede giusto in quella nuova».
E i primi raccolti tardo primaverili sembrano confermare le aspettative. Mirtilli, piccoli frutti e albicocche hanno un buon mercato. Nonostante qualche pioggia di troppo, che si è fatta sentire soprattutto sulle ciliegie e, in parte, sui mirtilli, le rese sono state buone, senza eccedenza di prodotto, ma di buona qualità.
I problemi di altre aree hanno contribuito a rafforzare la domanda e tenere i prezzi di buon livello per i produttori.
«Le gelate hanno provocato un calo della produzione al sud, soprattutto in Calabria, e in Emilia Romagna - continua Bruna -. Anche Spagna e Grecia hanno avuto un inverno rigido, e le produzioni ne hanno risentito in maniera pesante».
In questi giorni sta iniziando la raccolta delle pesche e i primi segnali del mercato sono ottimi, con una forte richiesta di prodotto. Ancora Bruna: «C’è una rincorsa alla produzione, e questo stimola il mercato, anche a livello di quotazioni. Siamo fiduciosi, con qualche riserva perché le incognite nel campo frutticolo sono sempre dietro l’angolo. La grandine della scorsa settimana ha spaventato, ma le reti hanno fatto il loro dovere. La tempistica dei raccolti è in linea con lo storico, la maturazione è al livello giusto, le pezzature sono buone. Speriamo davvero in una buona annata».
Positivo anche l’andamento di maturazione delle mele, mentre si attende un crollo di quella dei kiwi, particolarmente colpiti dalla grandine. I vecchi impianti non hanno infatti protezioni, e la produzione - già falcidiata dalla batteriosi - è stata irrimediabilmente compromessa.