Pagno, tutto pronto per la scuola

Siamo alle battute finali. Manca soltanto il parere dei vigili del fuoco ma tutte le altre “carte” sono a posto: il progetto esecutivo della nuova scuola elementare di Pagno sarà approvato nel mese di luglio.

Da allora partirà la costruzione della più importante opera pubblica della valle Bronda negli ultimi 20 anni. Un iter, avviato con la presentazione del progetto nel consiglio comunale dello scorso autunno, che potrebbe permettere di completare la scuola già nell’estate 2022, con inaugurazione prima della campanella.

Sindaco Nico Giusiano, procede tutto regolarmente?

«Sì, anzi, siamo pure un po’ in anticipo sul cronoprogramma: stiamo cercando di stringere i tempi dell’appalto, inizialmente previsti per fine 2020. Nonostante la recente pandemia, per questo progetto è filato tutto liscio, grazie ad un lavoro encomiabile dei nostri uffici».

Come sarà il bando?

«Si tratta di un’opera imponente, del costo di un milione 720 mila euro. Soggetta a regole europee, che apriranno la gara anche ad aziende estere. La nostra speranza è che possano però lavorare imprese del territorio».

Che caratteristiche avrà la nuova scuola?

«Sorgerà tra via Comba San Grato e via Canavere nell’area verde adiacente gli impianti sportivi. L’edificio si estende su 1.200 metri quadrati, suddivisi su due piani».

Riuscirete a salvaguardare la presenza di tutte le classi?

«L’opera va anche in questa direzione. Dopo le voci che si erano rincorse di una possibile chiusura da parte della direzione didattica, vista anche una lieve inversione di tendenza demografica, consideriamo questo ingente investimento un’occasione di rilancio per la scuola di valle».

Quanti alunni ospiterà il nuovo edificio scolastico?

«Nell’ultimo anno sono 52 i bambini che frequentano le scuole pagnesi, 20 all’infanzia e 32 alla primaria, ma abbiamo predisposto un progetto più ampio: dalle attuali 3 pluriclassi potremo arrivare ad avere fino a 5 sezioni».

Che ne sarà del complesso della Madonnina sistemato negli Anni ‘90?

«Per quei locali stiamo immaginando altre destinazioni utili alla collettività. Gli alloggi per l’ospitalità di anziani, la palestrina per attività sportive, corsi e momenti ludici; le altre aule potranno diventare la “casa” delle associazioni, molte delle quali da tempo in cerca di una sede».