Carne alla brace, rito d’estate
Grigliate fa rima con estate. E’ una passione che si tramanda, alla faccia di ogni teoria vegetariana o vegana. E’ un rito iniziatico per i ragazzi che per la prima volta vanno in campeggio, e ogni partecipante alla liturgia della brace avrà il suo “trucco” da insegnare appreso in famiglia.
Per la buona riuscita di una grigliata è fondamentale saper scegliere una materia prima di ottima qualità. Per non incorrere in brutte sorprese è sempre meglio rivolgersi al macellaio di fiducia, che saprà consigliarci sulla carne più adatta e sui tagli migliori. L’ideale sarebbe procurarsi tanti tipi di carne diversa, a cominciare da quella bovina, ricca di succhi ed esaltata dal fuoco vivo, per poi completare la spesa con le classiche costine e la salsiccia, magari con l’aggiunta di fusi e alette di pollo. In questo modo si accontenteranno tutti i gusti e il banchetto sarà più vivace e sorprendente. In media si dovrebbero calcolare circa 3 hg di carne a testa per non appesantirsi ed evitare sprechi.
Oggi sempre di più la scelta premia la carne a chilometri zero, un prodotto buono e genuino, con tracciabilità? garantita. Questi sono i requisiti della carne firmata Paolo Bertea, che nella sua farm di Moretta alleva e macella solo capi di eccellenza.
Oltretutto Bertea è un appassionato cultore del barbecue, e sia nello spaccio aziendale in Regione Varaita 4 che presso l’U2 di Savigliano e nei numerosi punti vendita nei supermercati Ekom, offre una “linea griglia” per tutti i gusti.
«La nostra carne - spiega Bertea - nasce in cascina da animali che alleviamo noi ed è sottoposta a controlli minuziosi a ogni passaggio».