PAESANA: caterva di norme PER IL LUNA PARK, MA IL VERO PROBLEMA è DOVE METTERE I CARAVAN Ping pong per trovare casa ai giostrai della patronale

«Frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, locali e attrazioni, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza come corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori (?) e maniglie di porte e finestre». E avanti così per una paginata di norme e avvertimenti.

E’ il documento che il Comune di Paesana ha redatto per dettare le linee guida che i giostrai dovranno seguire in occasione dell’imminente festa patronale di San Giuseppe. Appaiono surreali i riferimenti agli ascensori e ad altri ambienti e situazioni non presenti a Paesana, segno che si tratta di un copia-incolla. In particolare il terzo paragrafo è da ritenersi quasi totalmente inutile per la realtà locale che va a disciplinare.

Nel documento pubblicato all’albo pretorio si possono verificare tutte le richieste che l’amministrazione rivolge ai giostrai: in primis assicurare la riorganizzazione degli spazi anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato ed eventualmente contingentare gli accessi per evitare assembramenti e assicurare il mantenimento della distanza di sicurezza.

Vi sono poi specifiche più tecniche sugli ambienti chiusi e sull’areazione e il ricircolo dell’aria, fermo restando l’imprescindibile uso delle mascherine, a cui sono chiamati ad adempiere anche gli utenti.

Per la serie “poche idee ben confuse”, è nel frattempo cambiata ancora l’area che darà ospitalità ai giostrai: inspiegabilmente negata dall’Unione dei Comuni era stata dirottata prima nello spiazzo adiacente agli impianti sportivi dov’è risultato di gran lunga insufficiente il pozzetto per lo scarico delle acque nere e poi nel parcheggio della discoteca, dove il pozzetto in questione sembra distasse 150 metri dalle carovane. Alcune di queste torneranno dove sono sempre state (piazzale antistante la sede dell’Unione), altre alloggeranno nei prati dell’ex Convitto Alpino.