Il sindaco, con le mani legate, ospita i migranti nel cortile del comune. il consiglio si spacca Busca costretta a ospitare gli stagionali Scoppia la polemica con Pessina e 5 Stelle
Sul tema dell’ospitalità agli stagionali si rompe l’idillio tra i gruppi consiliari, che negli ultimi mesi avevano sempre mediato evitando contrapposizioni dure.
Dopo l’operazione coordinata dalla Questura giovedì scorso a Saluzzo e il controllo di oltre 130 lavoratori che bivaccavano nel parco di Villa Alberti, i migranti sono stati trasferiti nei centri limitrofi. A Busca ne sono arrivati 20, con un certo stupore da parte dell’amministrazione, che adesso si trova a gestire una situazione non facile. «Ci aspettavamo numeri diversi - ammette il sindaco Marco Gallo -. Al momento i migranti sono accampati nel cortile del Comune: è una sistemazione di emergenza, in attesa di trovare una soluzione. Le autorità sono state abbastanza perentorie e noi ci siamo trovati con questa situazione non facile da gestire. Al momento non abbiamo ancora individuato una sistemazione. Si tratta di persone che non hanno nessun contratto di lavoro con aziende del territorio, né hanno mai lavorato a Busca».
Il capogruppo di minoranza Eros Pessina non le manda a dire: «La sistemazione di tende, tutto il giorno sotto il sole, in centro città, non è assolutamente una soluzione accettabile dal punto di vista umano, igienico e sanitario. Chiediamo per loro una struttura più degna tra le tante proprietà comunali. Siamo disposti a collaborare col sindaco, come fatto sinora per l'emergenza covid, al fine di individuare locali sul territorio. Questa situazione potrebbe rappresentare una bomba sanitaria per la città intera. In ogni caso non tollereremo l'arrivo di altri immigrati non occupati sul territorio comunale».
Il Movimento 5 Stelle osserva criticamente: «È una questione di vecchia data: già lo scorso anno la Prefettura di Cuneo aveva chiesto la collaborazione ai paesi limitrofi. Non credo sia corretto dire che “non ci si aspettava” quello che sta succedendo. Il sindaco Gallo poteva e doveva prevedere quanto accaduto. E cominciare a pensare ad una soluzione. Non si può aspettare che si arrivi all’emergenza prima di agire».
La leader dei 5 Stelle buschesi, Silvia Gollè, respinge anche l’uscita di Pessina sull’allarme sanitario: «Indecoroso l’allarmismo che si è creato nel nostro Comune in questi giorni. Chi viene in Italia cercando un lavoro non merita di essere trattato come fosse un “untore”. Con l’operazione di giovedì ogni persona è stata controllata dal punto di vista sanitario; perciò agitare la folla solo per avere visibilità ci sembra puro sciacallaggio. La situazione buschese attuale è figlia dell’incapacità di programmare interventi, a tutti i livelli istituzionali, oltre che dell’emergenza causata da Covid-19. Merita comunque un encomio - prosegue Silvia Gollè l’impegno del Comune di Busca, della Protezione civile, della Caritas, della Parrocchia, della Croce Rossa e di tutte le associazioni di volontariato che si sono attivate e continueranno a farlo per trovare una soluzione all’emergenza in atto».