Covid, si indaga nelle Rsa

Covid, si indaga nelle Rsa
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Un pool di magistrati della procura di Torino ha aperto un fascicolo sulle violazioni legate all’emergenza coronavirus registrate all’interno delle Rsa e delle residenza per anziani della provincia di Torino. L’obiettivo è di capire, non si tratta di una “caccia alle streghe” ribadiscono i magistrati, ma servono risposte, «tenendo conto che tutti hanno agito in una situazione di emergenza».

Il pool è formato da due magistrati del gruppo del procuratore aggiunto Gabetta e altrettanti del gruppo coordinato dal collega Vincenzo Pacileo, coordinatore del gruppo per la tutela degli ambienti di lavoro e della salute pubblica.

I magistrati potranno avvalersi degli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e dei carabinieri del Nas, ciascuno per le proprie competenze. Al momento, la procura ha ricevuto udecine di esposti, compresi quelli del Codacons e di svariate persone che denunciavano carenze nelle Rsa torinesi. I controlli della procura riguarderanno tutti gli aspetti, compresi quelli amministrativi.

Sotto la lente ci sarebbe anche la residenza per anziani “Villa dei tigli” di Cavour dove, secondo le prime indiscrezioni, mancava l’aggiornamento del “Documento di valutazione dei rischi” oltre a una scarsa dotazione di dispositivi di sicurezza personale, tra cui le mascherine.

Nell’aprile scorso in pochi giorni il Covid era entrato nella struttura di Gemerello, contagiando 60 ospiti (su 97) e la metà dei 40 dipendenti. Sedici i decessi registrati, di pazienti risultati positivi al coronavirus sedici. Non ci sono indagati, ma il pm Vincenzo Pacileo, sta valutando le possibili iscrizioni a reato.

Il focolaio nella casa di riposo aveva fatto balzare Cavour al secondo posto tra i comuni del Pinerolese con più contagi da Covid.

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