Cardé, dal Comune un aiuto alle imprese
Il Comune di Cardè mette in campo un’azione di sostegno per tutte le imprese del paese, duramente colpite dalla crisi innescata dall’emergenza sanitaria.
Con un provvedimento ad hoc vengono stabiliti i criteri per la concessione di un contributo straordinario a fondo perduto e aiuti a favore delle microimprese che operano sui settori del commercio al dettaglio in sede fissa, dell’artigianato alle attività urbane, dei servizi per la cura della persona e della somministrazione.
Tale contributo, andrà a fornire un sostegno economico per la copertura dei costi fissi (affitti, utenze) sostenute dalle aziende operanti sul territorio di Cardè la cui attività è stata sospesa per effetto dei provvedimenti del Governo e della Regione nel periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19. Il fondo potrà anche essere utilizzato per sostenere le spese straordinarie legate al rispetto delle misure di contrasto e contenimento dell’epidemia, che i commercianti hanno dovuto adottare per la riapertura delle loro attività. Come ad esempio l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale ad uso personale, la sanificazione degli ambienti di lavoro, l’acquisto di attrezzature necessarie alla riapertura.
Spiega Matteo Morena, sindaco di Cardè: «Con questa azione vogliamo dimostrare la vicinanza dell’amministrazione ai commercianti del territorio, garantendo un concreto sostegno economico per la ripresa. In questi mesi così difficili abbiamo potuto apprezzare la fortuna di avere un tessuto commerciale locale saldamente radicato nel territorio, che ci ha permesso di reperire tutto il necessario senza farci mancare nulla. Ora dobbiamo garantire questo sostegno anche alle attività che non hanno potuto operare in questo lungo periodo, perché ogni singola attività commerciale del paese è un tassello importante del territorio».
I moduli per fare la richiesta sono scaricabili dal sito del Comune, con allegati i requisiti di ammissibilità. Il contributo a fondo perduto è cumulabile con le altre misure contributive ed agevolazioni emanate a livello nazionale e regionale e sarà finanziato grazie alla sospensione della quota fissa dei mutui in capo all’ente comunale, così come previsto dal decreto “Cura Italia”.