Da qualche giorno il Parco del Monviso ha installato una serie di cartelli lungo il sentiero per il Quintino Sella, all’altezza della conca del lago Chiaretto. Invitano gli escursionisti a mantenere il sentiero V13, quello che transita accanto al lago e fa parte del tratto storico indicato sulle carte per la Grande Traversata delle Alpi, sconsigliando il “nuovo sentiero” che, mantenendo la mezza costa tra il Chiaretto e la parete del Viso, evita ai camminatori uno sbalzo altimetrico impegnativo.
«Lungo quel sentiero – spiegano dal Parco del Monviso – si è troppo esposti al rischio di nuovi movimenti franosi derivanti dal crollo di uno dei torrioni Sucai a dicembre. La frana è ancora attiva, e lo scarico di pietre continua. Conviene transitare sull’altro versante».
Passando a lato del lago è inoltre possibile osservare in tutta la sua maestosità la piramide del Monviso, e avere un’immagine completa – in tutta sicurezza – della frana staccatasi dal torrione a un’altezza compresa tra i 3200 e i 2800 metri.
Dal lago Chiaretto il sentiero risale verso il colletto del Viso (tra il Monviso e il Viso Mozzo) per poi proseguire nell’ultimo tratto verso il rifugio Quintino Sella.
Sono già oltre 200 mila i metri cubi di roccia, massi e ghiaia crollati dalla parete Est del Monviso, interessata da una frana di grandi dimensioni verificatasi lo scorso 26 dicembre, e proseguita, praticamente senza soluzione di continuità, fino ad oggi.
Alla base della frana sono visibili massi del diametro superiore agli undici metri, rotolati a valle per oltre un chilometro.