Più risparmio e benessere se la casa è tutta naturale

Più risparmio e benessere se la casa è tutta naturale
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Digitando su qualsiasi motore di ricerca il termine “Bioarchitettura” si può notare come questo termine racchiuda in sé una miriade di informazioni più o meno tecniche che riguardano il mondo delle “costruzioni al naturale”.

Da non confondersi però con la dicitura “Bioedilizia” che in sostanza è l'applicazione delle tecniche e dei materiali edili che si usano in bioarchitettura.

Per contrastare la crisi dell’edilizia che ha attanagliato il nostro Paese negli ultimi anni, a maggior ragione ora dopo la pandemia del coronavirus, è necessario rivolgersi verso il mondo delle costruzioni che mettono al primo posto il risparmio energetico.

La miglior ipotesi per la ripartenza del settore è proprio quella di affidarsi ai metodi costruttivi rivolti all’ottenimento della massima efficienza energetica per costruire nuovi edifici che possano garantire un beneficio economico duraturo, ottenendo nel contempo un miglioramento della qualità di vita.

In quest’ottica sono da privilegiare le soluzioni tecniche che inseguono questi obiettivi sia per quanto riguarda le nuove realizzazioni sia per le ristrutturazioni: quindi progettare, costruire e ristrutturare in questo modo deve diventare la priorità per tutto il mondo delle costruzioni.

In altri Paesi dell’Unione Europea gli edifici in bioedilizia rappresentano già una solida realtà: per esempio nel nord Europa, ma anche in Germania, dove le abitazioni e le strutture di questo tipo rappresentano un 30 % dei nuovi fabbricati; mentre in Italia, invece, questa percentuale scende sotto al 10%.

L’Enciclopedia Treccani definisce la Bioarchitettura come «la tendenza dell’architettura a privilegiare la progettazione e la costruzione di edifici che tengano conto di tutti gli aspetti ecologici relativi alla scelta dei materiali da utilizzare e al miglior impiego delle risorse naturali, nella prospettiva del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente. Questa è finalizzata anche al riavvicinamento dell’architettura stessa al rispetto della vita umana e al benessere psicofisico dell’individuo come abitante».

Questa disciplina, infatti, applica le nozioni relative alla salute dell'uomo e al rispetto dell'ambiente nello studio e nella realizzazione degli edifici, privilegiando l'utilizzo di materiali non inquinanti e di tecniche che consentano un basso impatto energetico e una ottimizzazione dei consumi.

Bisogna quindi pensare di mettere al primo posto come obiettivo primario la sostenibilità ambientale. Attraverso la bioarchitettura si segue un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell'ecosistema.

In una visione caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarità e da un utilizzo parsimonioso delle risorse, la bioarchitettura tende a integrare le attività dell'uomo alle preesistenze ambientali ed ai fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura.

Questa pratica architettonica, infatti, è rispettosa

(continua pagina a lato)

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