Giulia Maria Crespi volle essere presente all’inaugurazione dei lavori di restauro nella chiesa del castello di Manta, nel 2003. Questo il testo del suo intervento.
Quanto comprendevo i padroni di casa, davanti a questi sconosciuti milanesi che guardavano, toccavano, calcolavano, giudicavano! I restauri iniziarono subito, seguiti purtroppo da un periodo di stallo a causa di una generale crisi economica. I De Rege tacevano, ma notavo nello sguardo del conte delusione, tristezza e anche molti dubbi. Comunque anche quegli anni passarono e si tornò a lavorare alla grande. Ricordo il giorno della riapertura della chiesina: Elisabetta De Rege era commossa, e tutti erano tristi per l’assenza del conte. Il quale, mi bisbigliò la contessa, aveva dubitato del Fai! Ma quanto felice sarebbe stato ora!
E Il ricordo del conte, vorrei dire anche la sua anima, vivono ancora tra queste mura, insieme alle forze e alle passioni delle persone che le hanno abitate. E per questo che il visitatore della Manta ne esce come colpito da una dolce, delicata e armoniosa atmosfera.