Spara alla compagna e si toglie la vita Lui di Bagnolo, lei di origini buschesi

Spara alla compagna e si toglie la vita Lui di Bagnolo, lei di origini buschesi
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Una tragedia che ha creato sgomento a Bagnolo. Pasquale Mattana, pensionato di 71 anni, separato con tre figli, nella mattinata di venerdì 17 luglio ha ucciso con un colpo di pistola la compagna Eufrosina Martini detta Frosy, ex dipendente delle Molinette, 68 anni, originaria di Busca ma residente in via Gozzano 10 a Salsasio di Carmagnola.

Tutto si è svolto in rapida successione. L’uomo, nativo di Villaputzu, piccolo comune della Sardegna, da una vita abitante a Bagnolo dove aveva trovato lavoro in una delle tante aziende della pietra e aveva messo su famiglia, alle 9 era in casa dell’amica. Le ha puntato contro la pistola, che deteneva regolarmente, centrando in pieno la testa. Il colpo è risultato fatale.

Mattana ha poi abbandonato Carmagnola, lasciando il corpo della donna riverso a terra, per rientrare con la propria auto a Bagnolo, dove viveva in un appartamento di via Cavour. Da casa ha telefonato a uno dei figli, al quale ha confessato quanto accaduto. Poi si è seduto sul divano della cucina e si è tolto la vita con la stessa arma utilizzata per uccidere la compagna.

I vicini di casa asseriscono di non essersi accorti di nulla fino all’arrivo dei soccorsi e dei carabinieri che, giunti sul posto, hanno trovato la casa in ordine e l’uomo privo di vita. I militari, allertati dal figlio di Mattana, nel frattempo si sono precipitati anche nell’abitazione della donna, trovando conferma del dramma.

A Bagnolo è stato allertato il 118, sopraggiunto in loco con l’ambulanza di base della Croce Verde di Cavour e con elisoccorso “Tango Echo” decollato dalla base di Torino, intervento risultato ormai inutile.

I due si frequentavano da una decina d’anni, dopo che Mattana si era lasciato con la moglie. Una relazione discreta, la coppia si vedeva saltuariamente, fra Bagnolo e Carmagnola.

Saranno i carabinieri a ricostruire le modalità e le cause di un omicidio-suicidio apparentemente privo di motivazioni. In entrambe le abitazioni, passate al setaccio, non sono emerse scritture che possano aiutare gli investigatori a comprendere il perché del gesto.

«Pasquale era una persona riservata, a tratti solitaria – ricordano gli amici -, con cui passeggiavamo per Bagnolo in bicicletta durante le giornate di sole. Non era tra quelli più goliardici, ma era comunque uno con cui si poteva dialogare di tutto. Sapevamo della sua instabile relazione con questa donna di Carmagnola, ma mai avremmo pensato che potesse commettere una simile follia».

«Non lo vedevo da un paio di giorni - precisa un vicino -, e ho pensato che fosse andato a Carmagnola come di consuetudine. Risiedeva qui da molti anni, era una persona piuttosto chiusa, poco appariscente. Non avrei mai immaginato fosse un uomo capace di uccidere e di uccidersi. Abbiamo visto arrivare i carabinieri e abbiamo chiesto cosa fosse accaduto. Quando ci è stato detto che si trattava della morte di Mattana siamo rimasti senza fiato».

Dalle prime informazioni raccolte dagli inquirenti, non emergono precedenti episodi di violenza. Saràcompito della Compagnia carabinieri di Saluzzo guidata dal capitano Giuseppe Beltempo, e dei colleghi di Carmagnola, indagare sul passato di Mattana, ricostruire la vita e i contorni della sua relazione con Eufrosina Martini, la povera Frosy.

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