Mercoledì a roma incontro per il futuro dello stabilimento Cessione della Mahle È il giorno della firma gwejhg ljvwklajk

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È stato riprogrammato mercoledì, 29 luglio, il tavolo al ministero per lo Sviluppo economico, per la presentazione del piano di acquisizione e ripartenza degli stabilimenti Mahle di Saluzzo e La Loggia. Il motivo del rinvio dell’incontro, in programma la scorsa settimana, mercoledì 22 luglio, ma rinviato poche ore prima, sarebbe dettato dalla necessità dell’acquirente di mettere a punto alcuni dettagli del piano.

La vicenda è seguita con attenzione e apprensione da parte di tutti gli attori in causa: lavoratori, sindacati e anche parti politiche.

«Sono giorni decisivi - dicono i sindacati -. Sembra davvero che ci sia una svolta aziendale. Occorre muoversi con i piedi di piombo, perché le dinamiche sono delicate, come dimostra il rinvio della scorsa settimana. L’azienda siederà al tavolo nel momento in cui ci sarà la firma dell’intesa. Ci è stato riferito che l’accordo economico sarebbe stato trovato, anche se mancano ancora alcune formalità dal punto di vista burocratico. La trattativa è complessa, qualche ritardo è normale».

L’incontro al Mise dovrebbe vedere al tavolo un investitore italiano, che proporrà alla multinazionale tedesca, ai rappresentanti del governo e a quelli dei lavoratori, un piano industriale per l’acquisizione dello stabilimento di via Grangia Vecchia, e di quello gemello di La Loggia, dove sono impiegati circa 230 operai.

L’obiettivo è di rilanciare gli stabilimenti, con una riconversione del prodotto finale, oggi pistoni per motori diesel.

La priorità per i sindacati è di salvaguardare tutti i posti di lavoro. La strada verso la riapertura delle due fabbriche è ancora tortuosa, ma ci si è già lasciati alle spalle il rischio di serrata totale. Era l’ottobre scorso quando l’azienda di Stoccarda aveva annunciato al personale la decisione di chiudere i due siti industriali, a causa della grave crisi del settore automotive. Le produzioni sarebbero state delocalizzate all’estero, in Spagna e Turchia.

L’onorevole cuneese del Pd Chiara Gribaudo, che ha più volte partecipato agli incontri al Mise per la ricerca di una soluzione al problema, conferma: «C’è una trattativa in corso - dichiara la deputata - ed è prematuro disegnare scenari. Ma c’è una speranza concreta di rilancio delle due industrie».

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