Il Parco delle sorprese: Dovetta torna in pole per la presidenza

Il Parco delle sorprese: Dovetta torna in pole per la presidenza
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Colpo di scena per la presidenza del Parco del Monviso.

Voci insistenti dicono che il sindaco di Venasca, Silvano Dovetta, attuale presidente dell’Unione dei Comuni della Valle Varaita, sia l’uomo che a giorni il presidente della Regione Alberto Cirio potrebbe nominare al vertice al posto di Gianfranco Marengo che ha gestito l’ente in prorogatio per oltre un anno.

L’interessato non rilascia dichiarazioni, ma le indiscrezioni che trapelano da più parti vanno in questa direzione.

A confermarle anche il prossimo cambio della guardia alla guida dell’Unione Val Varaita la cui guida, nel mese di settembre, dovrebbe passare al sindaco di Melle, Giovanni Fina.

La vicenda del Parco, come noto, è stata oltremodo travagliata.

«La situazione è ancora in fase di stallo - aveva dichiarato alla Gazzetta prima della pausa feriale il consigliere regionale saluzzese della Lega Paolo Demarchi -. Verifichiamo la disponibilità di alcuni dei candidati e la loro compatibilità con le cariche precedentemente assunte. Sarà comunque nominato presidente - aveva assicurato Demarchi - un uomo  del territorio».

Le sue parole lasciavano intendere, dopo la volontà di Dovetta (da lui espressa pubblicamente) di rinunciare al ruolo di commissario, che tornavano in ballo i nomi di Gabriele Donalisio, ex sindaco di Pagno, già presidente del Bim del Po, e Dario Miretti, ex consigliere comunale saluzzese.

Il primo è sponsorizzato dalla Lega, il secondo è un esponente storico di Forza Italia, partito di cui è stato candidato alle elezioni regionali lo scorso anno.

Entrambi, dopo aver risposto al bando regionale, erano risultati incompatibili in conseguenza dei loro precedenti incarichi amministrativi. Incompatibilità venuta meno essendo trascorso più di un anno dalla presentazione dei loro curricula.

Nel corso di queste settimane il presidente Cirio ha condotto varie consultazioni che lo avrebbero portato a convincere Dovetta, già in passato prima presidente e poi commissario del Parco, a ritornare su suoi passi e ad accettare.

La maggioranza regionale di centrodestra, nonostante larga parte dei sindaci del territorio si fosse espressa per una riconferma di Marengo, voleva un uomo politicamente omogeneo al tripartito Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia scaturito dall’ultima consultazione elettorale.

Dovetta ha il gradimento del consigliere regionale leghista del Saluzzese, Demarchi e l’assenso, manifestatogli in una delle ultime assemblee dei sindaci, del primo cittadino di Saluzzo, Mauro Calderoni e del presidente dell’Unione dei Comuni della valle Po e sindaco di Sanfront Emidio Meirone.

La logica spartitoria, dopo la scelta del leghista Mario Giordano alla guida del Parco delle Alpi Marittime, attribuiva a Forza Italia quello del Monviso.

In pista erano rimasti Dario Miretti e Silvano Dovetta. A far pendere l’ago della bilancia a favore di quest’ultimo - pur osteggiato da vari sindaci- sarebbe la competenza acquisita in passato in questo ruolo e i rapporti con Franco Graglia, fedelissimo di Cirio.

Vedremo nei prossimi giorni se le voci troveranno conferma o se, come adombra qualcuno, non si potrà fare a meno di riaprire il bando.

Questa, tuttavia, oltre ad essere un’ ipotesi giuridicamente difficile da percorrere secondo i funzionari regionali, farebbe slittare al nuovo anno la designazione del presidente.

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