Lovera: meno restyling e nuova scuola media

Lovera: meno restyling e nuova scuola media
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Dopo un lungo periodo di silenzio, l’ex sindaco Mario Lovera interviene nuovamente sulla vita amministrativa del paese. Alla luce dei progetti messi in cantiere dal Comune per l’immediato futuro, Lovera prende la parola «per dare voce alle opinioni una parte del paese che attualmente non è rappresentata, dal momento che non c’è una minoranza in consiglio comunale».

Come mai questa iniziativa, proprio adesso?

«Mi sono permesso di scaricare e consultare le delibere degli ultimi mesi, per alcune riflessioni. Una premessa: l’intento è costruttivo, non mi interessano le polemiche. Prendiamo ad esempio la Confraternita. Sono d’accordo sugli interventi di recupero, ma visto l’ammontare della cifra prevista per i lavori, circa 300 mila euro, mi auguro solamente che la durata temporale della concessione in comodato al Comune sia adeguata per giustificare la spesa».

E su cosa, invece, non è d’accordo?

«Più che non essere d’accordo sulle decisioni prese dall’attuale amministrazione, vorrei invitare a fare qualche ragionamento sulle priorità. Si pensa alla pavimentazione di corso Carlo Alberto che, per carità, va bene per proseguire l’abbellimento del centro, però credo che ci siano altre urgenze».

Quali?

«Avrei preferito sospendere, per il momento, il piano di restyling e orientarmi sull’acquisto di un terreno sul quale realizzare le nuove scuole medie. Si risolverebbero tanti problemi, dagli interventi antisismici al recupero di altri spazi, anche in relazione all’emergenza Covid. Credo che sia un atto dovuto per accogliere nel modo migliore gli utenti che arrivano da Monasterolo di Savigliano, che negli anni passati sono stati fondamentali per garantire i numeri necessari a mantenere la scuola a Scarnafigi. Gli Istituti del paese, inoltre, dal mio punto di vista sono delle eccellenze, un orgoglio per tutta la comunità. E poi, prima di procedere con altre ripavimentazioni, rivedrei le pendenze in piazza Vittorio, siccome quando piove si creano ristagni d’acqua».

Nel caso di scuole nuove, cosa ne sarebbe dell’edificio attuale?

«Potrebbe servire per nuovi spazi a disposizione del municipio e per fornire di una sede adeguata tutte le associazioni scarnafigesi».

Immagino voglia dire la sua anche sul chiosco per i turisti sotto l’ala.

«Preferisco non pronunciarmi su questo argomento. Per lo meno, mi sarei orientato su un edificio già esistente, senza creare un vincolo di destinazione all’ala comunale».

Queste sue considerazioni sono da interpretare come premesse per un ritorno in campo amministrativo?

«Assolutamente no. Non ho alcuna intenzione di creare una lista di opposizione, tanto per essere chiari. Avrei solo un’ultima richiesta da rivolgere al Comune, tuttavia...».

Prego.

«Correggano un errore nella delibera di giunta del 27 aprile scorso, con la quale è proposto di cambiare nome a piazza Europa, intitolandola a Renato Beccaria. Sono completamente a favore di questa scelta, ma nel testo si legge “contitolare dell’omonimo caseificio”, mentre la ditta Beccaria si occupa di tutt’altro».

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