Scuole d’alta valle: -17% in 5 anni Il presidente Uncem a Paesana

Scuole d’alta valle: -17% in 5 anni Il presidente Uncem a Paesana
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Gli effetti dello spopolamento delle “terre alte” e la tendenza delle famiglie a spostarsi dove ci sono più servizi si fanno sentire anche sui numeri delle iscrizioni alle scuole valligiane. Un caso emblematico è quello dell’Istituto comprensivo Sanfront-Paesana. Lunedì 14 settembre la prima campanella ha suonato per 549 alunni, una dozzina in meno rispetto allo scorso anno. Drastico il calo nel tempo. Nel 2016 erano 661. Si sono persi 111 alunni in 5 anni, quasi il 17 per cento.

Alla festa di inizio scuola, oltre ai sindaci Emanuele Vaudano (Paesana), Silvia Rovere (Ostana), Emidio Meirone (Sanfront) e alla dirigente scolastica Maria Angela Aimone, era presente anche il presidente dell’Uncem (Unione dei comuni montani) Marco Bussone. Che ha detto: «Scuole come quelle delle “terre alte” necessitano di un trattamento diverso rispetto alle aree urbane: non possono subire tagli alle sezioni e ai docenti. Uncem insiste affinché, nella definizione nazionale dei Livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi (anche grazie al Recovery Fund), si considerino le scuole di montagna con numeri peculiari e differenziati, sia per l'organico sia per il numero di classi».

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