Ramassin e Pelaverga, così nasce l’aperitivo di Castellar una valle di sapori Lo “Sprissin” ha aperto la due giorni di patronale dedicata alle eccellenze del borgo
Dall’unione dello sciroppo di ramassin della valle Bronda, (Presidio Slow Food), con le bollicine del vino rosè di Pelaverga “Vitae” della cantina Maero, assieme a ghiaccio, soda e foglie di menta, è nato lo “Sprissin”. Il nuovo aperitivo “made in Castellar” è stato creato grazie alla collaborazione di due realtà del borgo di Saluzzo: i ramassin dell’azienda agricola Cucun e il vino rosato spumante, ottenuto dalle uve della Pelaverga delle Colline Saluzzesi, prodotto dalle Cantine Maero. L’idea scaturisce dall’estro e dalla passione di Francesca Lorenzato che con il marito Eros Demarchi gestisce Cucun: «Nel periodo della raccolta dei ramassin - spiega Francesca - ho pensato a come utilizzare i prodotti derivati. Oltre alla confettura, i succhi e il liquore che produciamo, abbiamo realizzato uno sciroppo con succo di ramassin e zucchero di canna. La lavorazione avviene nella cooperativa sociale “I Ciliegi selvatici” di Verzuolo che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone disabili che denocciolano a mano le susine. Cercavo un’idea per fare in modo che anche i giovani potessero amare le susine delle valle Bronda e con un barman abbiamo creato lo Sprissin».
Era necessario trovare lo spumante giusto da poter mixare con lo sciroppo ed ecco la pensata del connubio con le “bollicine” di Emidio Maero, “ambasciatore” delle eccellenze del Saluzzese. Spiega Francesca: «I due prodotti hanno dato un risultato accattivante. Siamo in contatto con molti bar, anche esteri».
A preparare lo Sprissin è stato Filippo Massardi dell’Osteria del Borgo. Presenti alla degustazione il sindaco di Saluzzo con Lorenzo Martinengo di Coldiretti e Marco Bruna di Confagricoltura.
Lo Sprissin è stato tra i protagonisti dell’evento “Una valle di sapori” che nel fine settimana ha riscosso molto apprezzamento. Tutto esaurito alla cena del sabato per le vie di Castellar con 205 persone. Buon afflusso alla colazione, accompagnata dalle note dell’arpa, al picnic e alle bancarelle. Il prosindaco Eros Demarchi: «Sono soddisfatto dell’edizione “numero zero”, ringrazio i volontari e quanti hanno partecipato a lvello organizzativo».