Cirio per il taglio del nastro alla scuola di Campiglione Inaugurato l’anno scolastico nel pinerolese con il governatore
Ospite d’eccezione all’inaugurazione della scuola elementare di Campiglione Fenile. Il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha voluto essere presente alla cerimonia organizzata per festeggiare il buon esito degli importanti interventi di ristrutturazione e di adeguamento alle normative antisismiche che hanno interessato l’edificio.
Hanno presenziato all’incontro i sindaci di Campiglione Fenile, Lusernetta, Garzigliana, Cavour, Bricherasio, Osasco e Pragelato, con autorità locali, l’Associazione alpini e la Protezione civile.
Ha sottolineato Paolo Rossetto, sindaco di Campiglione: «Grazie all’interessamento del presidente Cirio abbiamo ottenuto una seconda sezione di materna che ci era stata soppressa. I Comuni come i nostri devono vivere di gioventù, altrimenti muoiono. Ogni anno noi investiamo sulle scuole e sui servizi perché lo riteniamo fondamentale, per il futuro del paese».
PAROLA AL GOVERNATORE
Ha ricordato Cirio: «Vivo in un paese di 600 abitanti (Sinio d’Alba, ndr), dove a scuola ci sono 17 alunni; se uno dei bambini decide di andare in un altro paese si rischia la chiusura. Dopodiché, purtroppo, il Comune potrebbe anche chiudere. In quest’ottica si è lavorato per salvare tutti gli istituti scolastici».
Poi una nota personale: «Questa mattina ho svolto prima il ruolo di papà: ho portato mio figlio al liceo e mia figlia alle medie; ho misurato loro la temperatura e firmato l’autocertificazione. Credo ci debba essere una collaborazione da parte di tutti per affrontare bene e senza rischi un momento così delicato come l’avvio dell’anno scolastico e la ripartenza del nostro paese. Non possiamo permetterci di sbagliare. Tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. In primis è fondamentale essere sicuri che i bambini non vadano a scuola con la febbre, per tutelare gli insegnanti, la scuola e le famiglie. Questo era lo spirito della nostra ordinanza per la quale ci siamo battuti. Da stasera vedremo di capire le altre criticità: le cattedre scoperte, la mancanza di insegnanti di sostegno, etc».
«La scuola - ha aggiunto Cirio - è sempre iniziata a settembre con qualche cattedra libera, ma quest’anno è diverso e sarebbe stato auspicabile non iniziare l’anno scolastico con 20 mila cattedre vuote nella nostra regione. Non è accettabile». In ultimo, un augurio ai ragazzi: «Godetevi la scuola, perché questa non è solo dover studiare ma un momento bello della vostra vita».
L’incontro si è concluso con una riflessione del parroco Marco Silvestri: «Iniziare è mettersi su una strada che ha un preciso traguardo. E sin dall’inizio il traguardo deve essere nel cuore di chi si mette in cammino. Così iniziare il nuovo anno scolastico richiede attenzione, fiducia in ciò che si intraprende, serietà e responsabilità di compiere ogni passo con consapevolezza ed impegno. A volte lo studio e l’impegno quotidiano sono una lotta. È come “fare guerra” alle nostre pigrizie, ai nostri schemi, alle nostre pre-comprensioni e pregiudizi… è necessario riconoscere i “nemici” da sconfiggere e le armi da utilizzare. Serve anche pensare a quali alleati affidarsi nel momento del bisogno. Infine. Essere discepoli è il senso del cammino scolastico e dell’impegno quotidiano».