«Senza risarcimenti chiudiamo ai rifiuti»
Dopo il confronto avuto in consiglio comunale e con lo Csea a fine anno, il Comune di Villafalletto tira dritto per la sua strada, dando un chiaro ultimatum alla Regione.
Il Comune non ha più diritto allo sconto dell’80% applicato nel 2019 e dovrà pagare 70 mila per il servizio, contro i 18 spesi l'anno precedente. Costi che graveranno irrimediabilmente sulle tasche dei cittadini. Il sindaco Giuseppe Sarcinelli chiede un’intesa con lo Csea, perché all’appello mancano altri 90 mila euro che provenivano dai rimborsi per la discarica e per l’impianto di stoccaggio dei rifiuti non differenziabili, gestito da A2A. Il messaggio è chiaro: «Se non arrivano risarcimenti, non accettiamo più rifiuti a Villafalletto».
Nel 2019 il suo Comune ha ricevuto per il conferimento in discarica 85 mila euro (17 mila tonnellate per 5 euro), mentre per il conferimento in impianto 57 mila euro (23 mila tonnellate per 2,50 euro). Cui si aggiungeva il contributo regionale di 6.100 euro. Mentre per il 2020, vedrà arrivare all’incirca 55 mila euro dalla discarica.
Con il nuovo appalto dello Csea, il Consorzio dei rifiuti, dal primo gennaio 2020 Villafalletto non ha più diritto al contributo per l’impianto, anche se il sindaco sostiene, che in base all’accordo precedente, vanno riconosciuti ancora i fondi del 2020.
Per la discarica si è creato un paradosso: la raccolta differenziata è più alta, i rifiuti non riciclabili sono inferiori ma il contributo si riduce. Sui calcoli pesa anche la revisione del sistema di rimborso, stabilito nel 2018 dalla Regione ed entrato in vigore a inizio anno.
La proposta di Sarcinelli per sistemare la questione è semplice: «Dato che a fare riferimento al Consorzio sono 165 mila abitanti, proporremo di pagare una quota che riguardi il singolo abitante del consorzio relativa al trattamento rifiuti».
Il consorzio rifiuti Sea, comprendendo il danno della presenza di un'area di stoccaggio rifiuti, ha richiesto di approvare nei Comuni aderenti un ordine del giorno per chiedere alla Regione di aumentare il contributo: «Se si continua su questa linea, a livello regionale chi accetterà più di avere una discarica nel proprio Comune?» si chiede il presidente Fulvio Rubiolo.
Negli ultimi giorni con palazzo Lascaris si è aperto uno spiraglio: potrebbero essere i comuni afferenti al Consorzio, tramite la firma di una convenzione, a riconoscere una somma per i paesi con sede di impianto, a titolo di risarcimento del disagio ambientale che questo comporta.