Ila in cucina: la mia giardiniera ha acceso il dibattito sul web Dalla Crocera di Barge in rete con le mammine-cuoche: i consigli di Ilaria Salzotto
Mio nonno che si pettina i capelli prima di sedersi a tavola. Il profumo della buccia di mandarino sulla stufa a legna. Il sapore del ragù di nonnina, cotto lentamente per ore.
Nasco in una famiglia contadina da generazioni, nel mio albero genealogico compaiono solo distese infinite di campi coltivati, profumi autentici e fattorie. Quelle cascine dove il tempo si è fermato, e non si rincorre la felicità, perché è di casa, nella semplicità.
La mia famiglia non è mai stata ricca, ma è stata capace di lasciarmi un tesoro inestimabile. Una valigia piena di valori che mi hanno portata ad essere quella che sono oggi, con i miei massimi e anche i miei limiti.
Da tutte queste riflessioni nasce il mio lavoro, la mia voglia di trasmettere questa gioia di vivere a chi magari sta attraversando momenti difficili e vuole condividere le mie emozioni. Sul palco, in tv, in radio, sul web, cerco di creare quella condivisione, quel confronto, quella voglia di stare insieme che ho vissuto fin da bambina nella mia famiglia.
SOLIDARIETA’ FEMMINILE
Il mio brand “In cucina con Ila” che dal web arriva anche sulle piazze, porta il sapore tra la gente ma riadattato alla velocità nella quale siamo un po’ condannati a vivere ora, una sorta di solidarietà femminile tra donne lavoratrici. E’ vero che i piatti della nonna avevano un’altra intensità proprio perché cuocevano per mezze gornate, però è anche vero che non possiamo permetterci di dimenticarli e abbiamo il dovere di continuare a tramandare alcuni di quei segreti.
Mangiare non è solo un bisogno fisiologico. E’ convivialità, è famiglia, è amicizia, è un’immersione totale tra i ricordi. Vi è mai capitato di seguire la scia di un profumo che arriva da una cucina? Non vi ha riportato indietro nel tempo, a un momento meraviglioso della vostra infanzia?
Quel ricordo risiede ancora in modo presente e autentico nel nostro cuore. Non so voi, ma io non ho nessuna intenzione di dimenticare la nostra tradizione che parte da ogni singola casa. Un patrimonio da conservare.
Per me, da sempre, la felicità è racchiusa nel profumo del sugo di nonnina cotto sulla stufa a legna scoppiettante. E’ racchiusa negli Occhi della Madonna, fiorellini così fragili in apparenza ma in grado di rinascere a primavera anche tra le pietre.
Oggi si corre tutti verso un qualcosa senza sapere esattamente che cos’è quel qualcosa. Le persone si sentono vuote perché hanno dimenticato che la vita non è una corsa. Bastano dieci minuti di amore per colorare la vita e così anche in cucina.
Essendo una mamma che lavora come tante, devo fare i conti con la velocità e la semplicità ma questo non vuol dire che trascuro il risultato.
In queste settimane è stato bello confrontarmi con molte di voi sull’antipasto piemontese per eccellenza, la giardiniera. Sono contenta che a seguito della mia ricetta, molti di voi abbiano deciso di rifarla dopo anni. Io credo sia una delle cose più buone su questa terra. Apre alla grande il pranzo e risolve la cena, abbinata alle uova sode, o a due funghi e al tonno.
LA LEZIONE DELLA NONNA
Ero bambina e già tagliuzzavo le verdure insieme a nonnina, era un gioco per me e i miei cugini e ci divertivamo. In età adolescenziale era una vera e propria punizione quando in piena estate, e al mattino presto, mamma mi svegliava per aiutarla a preparare l’antipasto.
Oggi da donna e mamma a mia volta, mi armo di pazienza e la preparo come scorta golosa per l’inverno, e mio figlio Leo a sua volta si diverte ad aiutarmi. E’ un ripetersi di gesti consolidati nel tempo e in generazioni, nella mia famiglia e in tante altre famiglie cresciute come la mia.
E’ stancante e fa caldo, è un tempo eterno e alla sera sei esausta ma l’operazione formica premia sempre. Nessuno comunque ci vieta di cantare come la cicala, durante la preparazione. Non preparare la giardiniera sarebbe come tradire una parte di me.
E così ogni giorno sono presente per voi, tra un piatto e l’altro, un confronto, le vostre variazioni. Le nostre chiacchierate partono sempre da una foto, un mio post, le mie storie. Un po’ siamo in cucina con Ila, un po’ viaggiamo insieme in viaggio con Ila, poi leggiamo, poi vi parlo di aziende, di prodotti, di animali, di sport, dei look di tendenza. Sono riuscita a mettere insieme tutto quello che sono e che volevo farvi conoscere di me.
A chi mi chiede se mi spaventa l’idea di essere un modello per tante persone, io rispondo che non mi sento un modello per nessuno. Semmai mi sento Ilaria, Ila un po’ per tutti e amo condividere con voi le mie esperienze ed emozioni. Perché insieme è infinitamente più bello.
Per me le persone di valore sono quelle che lavorano per creare un mondo migliore e connessioni con gli altri, nella semplicità dei piccoli gesti, quei gesti con i quali sono cresciuta.
Intanto aspetto amici o curiosi nuovi sulle mie pagine social e sul mio blog.
Su Instagram: Ilaria Salzotto.
Su fb: @ilariasalzottoofficial e @Incucinaconila.