Da Costamagna a Deferre

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Accontentiamo ora con piacere le richieste dei nostri lettori che ci seguono e che ringraziamo per averci contattato, incoraggiandoci a continuare nella ricerca della storia del cognome.

COSTAMAGNA. E’ tipico del Piemonte occidentale, del Cuneese in particolare. Dovrebbe derivare dal toponimo Costamagna di Lequio Tanaro, dal latino costa (costola, fianco) e magnus (vasto, ampio), da interpretarsi come “fianchi larghi”. E’ a media diffusione e presente in 135 comuni piemontesi. La maggior concentrazione si registra a Trinità (primo per frequenza), Fossano (dove è quarto), a Cherasco (terzo), a Bra, Cuneo, Benevagienna.

BROCCHIERO. Potrebbe derivare dal soprannome legato al vocabolo brocca (vaso con il beccuccio) relativo al servizio in tavola,  oppure al bucularius (scudiero) tramite la trasformazione spagnola in broquer,  o ancora al vocabolo celtico brocc (essere a punta) relativo a caratteristiche fisiche del luogo. Squisitamente piemontese, è registrato in una decina di comuni. E’ tipico della Granda con il nucleo principale a Verzuolo. Lo troviamo anche ad Alba, Costigliole Saluzzo, Sampeyre e in pochi altri comuni.

In Francia (Isère e Hautes Alpes) è diffuso il corrispettivo Brochier.

MANAVELLA. Dovrebbe derivare dal nome personale Emmanuele (dall’ebraico Immanuel, ossia “Dio è con noi”), ma non è da escludere che si rifaccia a soprannome generato dal termine dialettale manavela (manovella, maniglia, gamba) dato a capostipiti in modo scherzoso. Tipico del Pinerolese, è presente in una trentina di comuni: a Bibiana è terzo per numero di presenze (dopo Pinerolo e Bagnolo Piemonte) e secondo per frequenza anagrafica.

PELLERINO. Come Pellerei, Pellerey e molti altri cognomi deriva dal personale Pellegrino, utilizzato anche come soprannome religioso: dal latino peregrinus, cioè “chi vaga per i campi” e in seguito pelegrinus cioè “forestiero, straniero”.

Pellerino è a bassa diffusione, originario del Cuneese. Lo ritroviamo in una trentina di comuni piemontesi, anche nel Torinese. A Magliano Alfieri è settimo per frequenza anagrafica.. Esiste un piccolo ceppo anche in Sicilia.

FRENCIA. Riprende il nome geografico Francia usato come soprannome, ma anche come nome personale documentato in forma femminile sin dal XIII secolo. Registrato in una dozzina di comuni, è tipico del Pinerolese e dell’area limitrofa in provincia di Cuneo. Il nucleo principale si trova a Barge, altri minori a Pinerolo e a Luserna San Giovanni.

SEGHESIO. Come Segotta, caratteristico del Piemonte, come molti altri cognomi pan italiani, dovrebbe derivare dal mestiere dei capostipiti, probabilmente impiegati in segherie di legname. Seghesio è tipico delle Langhe e a bassa diffusione. Presente in una trentina di comuni, in buona parte del Cuneese, ha un ceppo tra Dogliani e Monforte. Rare eccezioni si registrano fuori regione.

GONELLA e GUNELLA. Potrebbero trarre origine da soprannomi legati al vocabolo “gonna”, dato a capostipiti in senso ironico e scherzoso.

Gonella è ad alta diffusione, è registrato in circa 200 comuni, con una forte presenza nell’Astigiano e nel Cuneese. La più alta concentrazione si registra a Torino, Asti, Antignano (At, primo per frequenza anagrafica) Alba, Cavallermaggiore (quarto), Carmagnola e Racconigi. Ceppi minori si registrano nel Veneto e in Lombardia. Le origini risalgono almeno al XV secolo: Baldassare Castiglioni (1478- 1529) nel suo “Il cortigiano” cita un certo messer Gonella. Tracce di questa cognominizzazione si trovano anche in un processo per stregoneria del 1608.

Gunella, rarissimo, è concentrato a Verbania. Storicamente si incontra nel 1173 un Rolandus Gunella consigliere nella città di Bobbio nel 1173, nel 1409 un Cecco Gunella latinista e traduttore, nel 1463 un Giovanni Gunella amico e consigliere dell’imperatore Federico III, da cui ottenne titolo e privilegio araldico.

MATTIO. Insieme a Matto e Mattone, si rifà sicuramente alla voce prelatina Matto (piramide di sassi, ma anche guglia rocciosa). Mattio è a medio-bassa diffusione e presente in una cinquantina di comuni, in buona parte del Cuneese: il ceppo principale si registra a Manta (secondo per frequenza anagrafica) e a Piasco (sesto).

Per quanto riguarda Mattone, che è a bassa diffusione, presente in una ventina di comuni, in prevalenza nel Cuneese e in particolare a Roccaforte Mondovì, mi preme sottolineare che esiste una frazione Mattone a Manta (Cn) e che un ceppo secondario di questo cognome lo ritroviamo nel Lazio.

Concludo con un cognome di una nostra affezionata lettrice, cognome molto particolare, che mi ha richiesto un’indagine più laboriosa per trovarne le origini. Si tratta di

DEFERRE. Ha una sua limitata frequenza nel comune di Cassinasco (At), mentre, pur nella sua rarità, è più diffuso in Francia, specificatamente nella regione del Gard. Lo si incontra anche sotto la forma Defferre e Desferre. In origine designava colui che abitava un luogo detto Les Ferres, che è chiaramente il nome di un comune delle Alpi Marittime, toponimo che sembrerebbe legato al ferro. 

Mi congedo da questa 14ª puntata ringraziando tutti i lettori che mi seguono, la Gazzetta che mi ospita e il giornalista e scrittore Piero Abrate, fonte e coadiutore delle mie ricerche sui cognomi piemontesi.

Alla prossima e continuate a scriverci!

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