«All’Alberghiero si studia in sicurezza»
L’istituto alberghiero di Barge, scuola associata del “Giolitti Bellisario Paire” di Mondovì e diretto dalla dirigente scolastica Donatella Garello, lunedì 14 settembre, dopo mesi di stop forzato, ha riaperto i cancelli per accogliere in presenza 294 allievi.
Due classi sono state collocate nei locali concessi dal Comune in via Bianco e altre due nella sala dell’Alter Hotel, affittata dalla Provincia per garantire ulteriormente la sicurezza di tutti.
Andrea Unia, referente del plesso di Barge precisa che il sabato mattina, per due ore, «si ricorrerà alla didattica a distanza al fine di completare le trentadue unità orarie settimanali previste».
Come viene gestita la situazione Covid?
«È stato redatto un protocollo in cui vi sono elencate tutte le norme e pratiche anti-contagio: l’utilizzo della mascherina, l’igiene delle mani, il distanziamento sociale etc».
Gli studenti seduti al banco possono abbassare la mascherina?
«Sì. Gli allievi quando sono seduti al banco, in posizione statica, possono togliere la mascherina, essendovi tra i banchi la distanza superiore al metro. La mascherina deve essere invece indossata nei momenti di dinamicità: quando vengono percorsi i corridoi o nel momento in cui il docente si trova tra i banchi».
Come si svolgono gli intervalli?
«Per evitare assembramenti i consueti intervalli sono stati eliminati e al loro posto sono state inserite delle pause regolamentate a fine di ogni unità, in cui vengono aperte le finestre. Eventualmente, in determinati orari, gli alunni possono alzarsi e consumare uno snack».
E l’ingresso alla sede?
«Sono stati allestiti sei ingressi distinti in base all’ubicazione dell’aula che gli alunni deve raggiungere. I docenti, la prima ora, si trovano già in aula e consegnano ad ogni studente le mascherine fornite dal Ministero. Ogni allievo, tutte le mattine, deve consegnare un’autocertificazione che attesti l’assenza di stati febbrili. Come scuola ci occupiamo di misurare la febbre a coloro che non posseggono l’autocertificazione e, talvolta, effettuiamo dei controlli a campione».
Dopo le assenze, che accade?
«Qualora i ragazzi non si presentino a scuola per tre o più giorni devono giustificare con un apposito modello l’assenza, specificando di non aver avuto i sintomi del Covid. In caso di febbre la famiglia, come previsto dal protocollo ministeriale, deve chiamare il medico di base o il pediatra, il quale deciderà l’itinere da seguire. Se il ragazzo dovesse presentare febbre durante l’orario scolastico, con tutte le misure di sicurezza, verrebbe accompagnato in un’aula isolata e poi verrebbero chiamati i genitori che dovranno interpellare il proprio medico. Non creiamo allarmismi, perché la febbre non è necessariamente un sintomo del Covid ma può essere causata da molti altri fattori».
Sono iniziati anche i percorsi di laboratorio?
«Al momento no. Abbiamo preferito puntare alla ripartenza didattica in classe. I laboratori ripartiranno probabilmente a metà ottobre, nel rispetto delle norme anti-contagio».
Anche l’alternanza scuola lavoro, gli stages, gli eventi interni ed esterni l’istituto sono sospesi.