Damiano: «All’incontro in Regione l’Officina dell’Idee andava invitata» Xxxxxx Xxxxx

«Il futuro della sanità e degli ospedali di Savigliano, Saluzzo e Fossano non può giocarsi su tavoli e “tavolini” separati».

A Giovanni Damiano, presidente dell’Officina delle Idee, quell’incontro in Regione, tra il presidente Alberto Cirio, il consigliere Franco Graglia, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi con il presidente dell’associazione Amici dell’ospedale di Savigliano, Remigio Galletto e alcuni membri del direttivo dell’associazione, proprio non è andato giù.

«Da anni lavoriamo - spiega Damiano - sul concetto di ospedale unico Savigliano-Saluzzo-Fossano. Non è corretto quindi che agli incontri in Regione partecipi solo una delle associazioni che sostengono l’ospedale».

Officina delle idee, in prima linea anche negli ultimi mesi a sostegno dell’ospedale civile di Saluzzo, individuato come Covid hospital dalla Regione, vorrebbe che il futuro della sanità territoriale, di cui si è discusso nell’incontro che si è svolto la scorsa settimana a Torino, fosse condiviso. In ballo ci sono infatti 60 milioni di euro, quelli del “piano Magni”, destinati a ridisegnare il futuro dei nosocomi nel quadrante Nord-Ovest della provincia, distribuendo sulle tre strutture, al termine di una valutazione antisismica, le risorse per l’ammodernamento dei reparti.

Ora Damiano ha scritto al presidente Cirio per aver chiarimenti: «Spiace constatare che non eravamo invitati - dice Damiano -, perché, premesso che il presidente è libero di incontrare chi vuole, come associazione che sostiene la struttura sanitaria cittadina facciamo parte di una rete su tre sedi». Nei momenti di massimo picco pandemico, Saluzzo ha ospitato nel reparto Covid oltre settanta ammalati in terapia sub intensiva e quindici in terapia intensiva, con grande sforzo del personale medico, infermieristico e di servizio. «Per questo - dice il presidente di Officina delle Idee - crediamo che la libertà di incontrare chi si vuole abbia un limite se ciò accade in una sede istituzionale come gli uffici di presidenza regionali, ricevendo interlocutori che sono solo parzialmente rappresentativi del tema sanità pubblica locale».

Osserva Remigio Galletto, presidente degli Amici dell’ospedale di Savigliano: «Abbiamo avuto una possibilità di incontrare Cirio, e l’abbiamo sfruttata, per cercare di ribadire la bontà degli investimenti sull’intero distretto ospedaliero. Ciò che ci sta a cuore, è solo la crescita globale della nostra sanità, soprattutto oggi che gli altri quadranti, Verduno, Cuneo e Mondovì, si stanno muovendo verso il futuro».