Quel totem di acciaio e pietra tramanda le virtù del generale

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Il monumento a dalla Chiesa è stato illustrato dalla professoressa Carla Bianco, docente di storia dell’arte al Liceo Artistico Soleri-Bertoni. L’opera, un totem cilindrico in pietra, vetro e acciaio alta quattro metri, è stata realizzata da sei artisti saluzzesi: Ugo Giletta, Guido Palmero, Alessia Clema, Franco Giletta, Lorenzo Griotti e Anna Panacci Valla.

“La strada” è il basamento in pietra di Ugo Giletta. Raffigura il tragitto che parte dal luogo di nascita per proseguire attraverso un percorso difficile ed insidioso.

Guido Palmero con la stampa su vetro “La società civile” rispecchia nel cilindro il riflesso concentrico di un cammino fatto di persone e di ideali, un ventre materno nel quale hanno origine e dal quale muovono i primi passi i valori tanto cari al nostro generale.

Alessia Clema in “Un integerrimo credo” creato con maglie di acciaio, parte dai ricordi di infanzia di figlia di un carabiniere e raffigura i simboli della divisa: dalla treccia del cappello ai bottoni.

Franco Giletta con “Le Virtù” ha disegnato i 4 volti delle virtù cardinali. Sul capo riportano i simboli: la maschera e la freccia per la Prudenza, la bilancia e la spada per la Giustizia, lo scudo con lo stemma di Saluzzo, l’elmo e la colonna per la Fortezza, la clessidra per la Temperanza (la cui sabbia genera un piccolo Monviso a ricordare le origini del Generale).

Lorenzo Griotti con “La memoria involontaria” in acciaio e smalti rossi e blu fa un viaggio che, per Dalla Chiesa, ha origine a Saluzzo e termina, con l’agguato di Palermo.

Sulla sommità del monumento svettano le “Parole che si effondono nell’aria” incise su lastra di acciaio da Anna Panacci. Che riporta la frase di Dalla Chiesa: “Se è vero che esiste un potere, questo è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi...».

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