Verzuolo scrive alla Regione «Dateci l’ok per i posti in Rsa»

L’Asl Cn 1 ha certificato 20 posti letto convenzionati per ospiti non autosufficienti alla casa di riposo “Giuseppe Vada”. Ma per far partire la riorganizzazione del sistema occorre il via libera della Regione, che non è ancora arrivato. Un passaggio non solo formale, necessario per poter calmierare le tariffe e cominciare a dare risposta alle liste d’attesa pendenti.

Per sollecitare questo passaggio, il consiglio comunale della scorsa settimana ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, dettagliando all’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, la situazione di Verzuolo: «La nostra realtà demografica vede 1945 cittadini oltre i 60 anni (di cui 75 compiono 60 anni quest’anno) su un totale di 6.437 abitanti. L’area territoriale presenta una critica situazione di invecchiamento. La condizione sociale è caratterizzata da gravi situazioni economiche per la situazione di crisi, con la riduzione di occupati, recentemente aggravata dal coronavirus. La politica sociale deve essere efficace con servizi adeguati. Necessita perciò di aumentare la forza e l’organizzazione dei servizi sul territorio, oltre che sul settore sanitario. Più letti Rsa convenzionati, più ore di assistenza domiciliare, piani di emergenza per la continuità dei servizi sociali-assistenziali».

Il sindaco Giancarlo Panero nel documento sottolinea anche l’importanza del lavoro compiuto sul territorio dal consorzio Monviso Solidale. E conclude: «Le politiche sociali sono vitali quanto quelle sanitarie, con una visione vera dei diritti delle persone che parta dai più indifesi ed esposti. È necessario riformare gli interventi a favore degli anziani e persone non autosufficienti, evitando di scaricare il problema alle famiglie, nello specifico alle donne. Le famiglie non reggono più la “delega assistenziale” perché sono molto provate».