A Bibiana vince la biodiversità
Programmata da tempo, la Sagra del kiwi 2020 di Bibiana ha seguito la sorte di numerose altre manifestazioni, subendo l’annullamento causa emergenza sanitaria.
Giunta quest’anno alla XXI edizione e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, prevedeva la classica esposizione ortofrutticola della produzione locale, che vede il kiwi come prodotto-traino, ma vanta un assortimento notevole per quantità varietale e qualità organolettica.
A dare impulso alla frutticoltura in zona ha contribuito l’opera della Scuola teorico-pratica Malva Arnaldi, palestra di formazione per le nuove generazioni di produttori e di tecnici specializzati nella sperimentazione e conservazione della biodiversità.
Fiore all’occhiello è il progetto “Antiche varieta piemontesi”, una banca dati realizzata in collaborazione con la Regione per divulgare il lavoro compiuto negli ultimi 20 anni sulla descrizione e caratterizzazione delle antiche specialità frutticole conservate presso le collezioni in campo della Scuola stessa. Successivamente sono stati realizzati altri frutteti-collezione per la conservazione di antiche vitigni da vino e di varietà locali di nocciolo, realizzando così il Conservatorio delle biodiversità frutticole piemontesi.