Siglato il patto fra Octavia e il castello di Bard Una rete europea per far crescere i territori
Promozione di iniziative di valorizzazione culturale e turistica, collaborazione nell’avvio di attività di studio, ricerca, conservazione del patrimonio, realizzazione di eventi e mostre, e partecipazione a bandi di finanziamento italiani ed europei. Sono i principali obiettivi del Protocollo d’Intesa siglato sabato 24 ottobre al Forte di Bard, tra l’associazione Forte di Bard e l’associazione Octavia Terre di Mezzo, cui fanno capo 15 Comuni.
Alla firma erano presenti il presidente dell’associazione Octavia, Riccardo Ghigo, i sindaci di Cardé, Casalgrasso, Cavallerleone, Faule, Monasterolo di Savigliano, Moretta, Murello, Polonghera, Revello, Ruffia, Scarnafigi, Torre San Giorgio, Villafalletto, Villanova Solaro e Vottignasco e, per l’associazione Forte di Bard, la presidente Ornella Badery.
«Rapidità di azione e concretezza sono ottimi presupposti per costruire un proficuo legame di collaborazione anche alla luce dei molti punti di affinità tra i due territori - ha affermato la presidente del Forte di Bard, Ornella Badery -. Il Forte di Bard è stato costruito per il futuro: in quest’ottica investire nelle reti è importante perché favorisce lo scambio e il progresso. La sana contrapposizione di idee e progetti fa maturare: gli scambi che potremo avviare con l’Associazione Octavia Terre di Mezzo potranno essere molteplici e a 360 gradi, dall’arte, alla cultura, all’enogastronomia».
Pur se in epoche storiche diverse il Forte di Bard e Le Terre di Mezzo sono stati esempio di resistenza e difesa del territorio e delle sue eccellenze artistiche e culturali. Il Forte di Bard con una straordinaria prova di forza e coraggio che ha rallentato per due settimane la discesa dell'armata francese guidata da Napoleone primo console verso la pianura padana. Le Terre di Mezzo con una rinascita culturale ed artistica, propiziata anche dalla marchesa Margherita di Foix, che fu degna di essere paragonata al rinascimento fiorentino.
Più che soddisfatto Riccardo Ghigo, presidente dell'Associazione Octavia, per questo patto operativo con un partner così prestigioso che apre nuovi e inediti scenari. «Oggi il Forte di Bard - sottolinea Ghigo - è l'esempio tangibile di come un bene materiale austero e fortificato possa diventare un'arca di cultura e rinascita economica per un'intera valle e per tutto l'arco alpino e prealpino; allo stesso modo le Terre di Mezzo con i loro castelli, le chiese, le abbazie e le corti della loro nobiltà rurale, stanno cercando di far rinascere le loro peculiarità storico-artistiche di maggior pregio. Uno sforzo simile che i quindici Comuni firmatari dell'associazione Octavia ed il Forte di Bard intendono affrontare insieme. Due territori, due piccoli popoli, due piccole patrie accomunate da un solo obiettivo: voler bene alla propria terra e proiettarla in un contesto nuovo di visione europea».
Fra i partecipanti c’era Matteo Morena, sindaco di Cardè, che osserva: «Un grandissimo risultato. Il protocollo di per se è un grosso segnale per Octavia, un associazione che ormai è una realtà consacrata del territorio regionale, ma che con questa nuova partnership si lancia verso nuovi orizzonti, con la spinta del Forte di Bard e della Regione Autonoma Valle D'Aosta».