Resta chiusa la tabaccheria della truffa
Il caso dei dipendenti disonesti della Lottomatica che in quattro anni sono riusciti ad incassare 27 milioni di euro, e sono ora indagati per vari reati, ha fatto rumore ovunque, ma in modo particolare a Paesana. Due anni fa, di questi tempi, il paese ha vissuto una truffa analoga, pur in proporzioni economiche di gran lunga minori. Ma Paesana non è Roma, ed un tabaccaio che trova un metodo truffaldino per incassare lui stesso i “Gratta e vinci”, ottiene lo stesso clamore che a Roma suscitato i 4 impiegati infedeli.
I fatti risalgono al 2018 con le indagini della Finanza che prendono il via intorno a Ferragosto, grazie alle segnalazioni di alcuni clienti dell’esercizio commerciale. Costoro avevano notato anomalie ed abrasioni sul “Gratta e vinci” che in effetti era un “Gratta e… perdi”. Il titolare della tabaccheria, grazie a un uso ingegnoso ma improprio della piattaforma informatica, riusciva a scoprire se i “Gratta e vinci” destinati al suo punto vendita erano vincenti o meno.
All’epoca si parlò di più di 10 mila ticket “verificati”, per così dire, in anticipo dal titolare della tabaccheria, che poi tratteneva per sé quelli “fortunati”, riscuotendo (da solo o in combutta con un complice) le vincite, e rimetteva in vendita quelli non vincenti. Di lì l’accusa di truffa e frode in commercio ipotizzata dalle Fiamme gialle, la segnalazione a Lottomatica e Agenzia delle Dogane e Monopoli di Stato e l’immediata sospensione della licenza di vendita dei relativi prodotti.
Oggi Paesana è tornata a chiedersi che fine abbia fatto quella “storiaccia”. Le indagini si sono concluse da tempo e il faldone è sulla scrivania del magistrato, che dovrà decidere se e quando rinviare a giudizio il tabaccaio e il suo eventuale complice. Nel frattempo, la tabaccheria (che come tale, stando alle attuali norme, non potrà mai più riaprire, essendo le due in attività sufficienti per il in paese) resta chiusa con un cartello “Cede” affisso sulla porta d’ingresso e sulla vetrina che da allora attende un potenziale acquirente che invece non arriva.