«Complicata la gestione tra presenza e dad»

«Complicata la gestione tra presenza e dad»
Pubblicato:
Aggiornato:

Anche gli insegnanti devono riabituarsi alla didattica in presenza. La prof Federica Vottero, del Denina: «Sono rientrata in presenza con il biennio: la classe prima geometri era in parte contenta di tornare e in parte no. Il commento che tutti hanno fatto, però, è stato che in presenza la scuola è più seria. Per quel che mi riguarda, con l’emergenza ancora in corso, la preoccupazione c’è, anche con tutte le regole in vigore. Mi sono trovata un po’ confusa nel gestire alcune classi in presenza ed altre a distanza, perché i tempi e le esigenze di chi è rimasto a casa sono molto diversi da quelli della didattica  in presenza».

«Il rientro in classe, seppur al 50% - aggiunge la professoressa Rosella Sabena, sempre dal Denina - è stato, credo, gradito a quasi tutti. Rivedere la scuola, anche se semivuota, i colleghi, gli allievi è comunque sempre un'emozione positiva. Non nego che non ci sia un pizzico di preoccupazione, ma gli occhi dei miei allievi, sorridenti sopra la mascherina, ripagano di tutto. Il 50 per cento è una buona idea, ogni insegnante può programmare delle attività o approfondire quelle parti del programma che in Dad risultano meno efficaci. I ragazzi di prima ricordano con precisione l'ultimo giorno in cui ci siamo visti: era il 26 ottobre, sono passate ben 12 settimane».

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031