Calcio ai box, in campo solo Saluzzo e Juniores

Il calcio saluzzese è fermo in un letargo forzato che si spera possa durare solamente per questo mese (prospettiva migliore possibile), ma in realtà si teme che lo stop ai vari campionati possa proseguire ben oltre il 25 di novembre. Con il timore che per rivedere in campo le nostre squadre occorrerà attendere la primavera.

Da quando è comparso il Covid-19 a febbraio 2020 questa situazione ha messo in ginocchio parecchie società sportive dilettantistiche e chi ha potuto ripartire a settembre ha dovuto obbligatoriamente operare dei tagli che non hanno giovato all’intero sistema sportivo locale. Ma il calcio in tempo di pandemia è questo.

Gli unici undici che proseguono l’attività - al momento - sono la prima squadra e la juniores nazionale del Saluzzo.

SERIE D. Il Saluzzo comunque non è potuto scendere in campo nella sfida con la Lavagnese ed è in attesa di capire se potrà giocare domenica contro la Castellanzese. In questa prima parte di annata, i marchionali, impegnati nel girone A dell’interregionale, sono partiti con due sconfitte consecutive, prima di risollevarsi nella terza giornata con la vittoria sul campo del Casale. Da lì in avanti i saluzzesi hanno acquisito fiducia e per i granata è iniziato un nuovo campionato. Sono quindi arrivati sette punti in tre match prima dello stop causato dal coronavirus. Il bilancio dopo cinque partite disputate parla quindi di due vinte, due perse e un pareggio con sei reti fatte e sei subite.

La classifica è dunque condizionata dai numerosi rinvii: sono infatti poche le formazioni che hanno potuto disputare tutte e sette le gare previste da calendario con alcuni team che sono fermi a sole due partite disputate.

JUNIORES U19. Situazione analoga anche per la juniores saluzzese con le partite del quarto turno che sono state tutte rinviate. I giovani del Saluzzo dopo tre partite giocate occupano il terzo posto in classifica a quota sei punti in coabitazione con Bra, Vado e Fossano. L’obiettivo di questa stagione è quello di far vivere ai giovani un campionato competitivo come quello del girone A nazionale in modo da forgiare i calciatori del domani in un’ottica di farli giocare in prima squadra.