Cardè Se una sponda veniva erosa, l’altra accumulava troppo materiale Il Po ora scorre senza danni xxx xxx
La Provincia ha concluso i lavori di sistemazione idraulica del ponte di Cardè sul Po lungo la strada provinciale 29. L’intervento, per un progetto definitivo 454.280 euro, ha riguardato lavori in alveo per la riprofilatura del fiume allo scopo di contrastare i fenomeni erosivi e di deposito generati dal corso d’acqua, che hanno causato danni a valle del ponte e nei pressi delle pile dello stesso, così come i depositi in sponda sinistra che hanno ridotto la sezione di deflusso del fiume.
Si è anche proceduto all’asportazione di materiale in alveo che rappresentava un ostacolo al normale deflusso dell’acqua. Il tutto per garantire la sicurezza della viabilità della provinciale 29 e delle opere pubbliche.
Nel dettaglio, i lavori, realizzati con tecniche di elevato grado di inserimento ambientale, hanno compreso la ricalibratura della sponda sinistra del Po nel tratto a ridosso del ponte della provinciale 29, la realizzazione di una scogliera in massi di cava sulla sponda sinistra, la realizzazione di due soglie di fondo in massi ciclopici, a monte e a valle del ponte stesso e infine la realizzazione di “rip rap” (ovvero un’armatura di rocce) in massi a protezione della pila di sinistra del ponte.
I fondi sono arrivati nell’ambito degli interventi di emergenza per la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali provinciali di connessione sul Po che per la provincia di Cuneo riguardano la sistemazione idraulica del ponte di Cardè. L’intervento rientrava tra le opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica idraulica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque di competenza regionale.
Parte del materiale asportato a valle del ponte, lungo la sponda sinistra, è stato trasportato in località Corinto, alcuni chilometri a monte dell’abitato di Cardè, dove il fenomeno di erosione lungo la sponda destra era particolarmente elevato.