Mele, Gullino vede positivo Ok le vendite e avanti col bio Zzzzz zzzzzz

Mele, Gullino vede positivo Ok le vendite e avanti col bio Zzzzz zzzzzz
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Vede positivo il gruppo Gullino per la campagna delle mele. La storica azienda saluzzese fondata dal patron Attilio Gullino, prevede di toccare le 38 mila tonnellate complessive. Di queste il 40% è biologico.

«Dal punto di vista qualitativo - spiegano Giovanni e Carola Gullino oggi alla guida del gruppo - siamo molto soddisfatti, specialmente per quanto riguarda la famiglia delle mele rosse: Gala, Red Delicious, Fuji e Braeburn. Il nostro areale, grazie ad un microclima favorevole abbinato a specifiche tecniche di produzione, ci permette di ottenere standard qualitativi sempre più alti, che hanno portato ad ottenere il marchio Igp Mela Rossa Cuneo».

Buono l’andamento delle vendite nella prima parte dell’anno, sottolinea Giovanni, «nonostante un mercato partito in sordina, soprattutto per il prodotto convenzionale. A settembre la richiesta è aumentata, soprattutto sulla mela estiva. Il Nord Africa, prevalentemente l’Egitto, ha registrato volumi importanti rispetto alle altre annate. Stesso discorso per il Regno Unito, complice anche una scarsa offerta su certe pezzature. Il biologico sta trovando sempre più spazio per un prodotto con caratteristiche organolettiche elevate, come grado zuccherino e durezza della polpa, standard selettivi che permettono di mantenere un prezzo interessante».

Diversa la situazione per la produzione destinata alla trasformazione: «A causa della pandemia mondiale, il prodotto trasformato dedicato al baby food vede un forte rallentamento da parte delle fabbriche, che ritirano il prodotto con il contagocce minimizzando le produzioni in base alle vendite a breve periodo».

Riguardo alla produzione biologica, a cui Gullino si dedica dalla fine degli anni Novanta, sia negli areali piemontesi che laziali, sono circa 10 mila le tonnellate di frutta bio certificate, di cui il 60% sono mele, mentre il restante 40% sono kiwi e drupacee.

Aggiungono i fratelli Gullino: «Grazie all’area in cui produciamo, ai territori destinati alle nostre specialità, riusciamo ad avere degli standard qualitativi alti, difficilmente avvicinabili da altri Paesi. La crescita del mercato biologico è appena iniziata e ci saranno delle opportunità commerciali importanti nel futuro prossimo. Noi, nel biologico, crediamo fermamente. Notiamo una crescita dell’interesse da parte del consumatore che vuole essere sicuro di quello che mangia e intende verificare la certificazione e la tracciabilità del prodotto».

Un nota dolente riguarda la presentazione del prodotto biologico nei punti vendita. «Sarebbe necessaria una maggiore visibilità, così come una sensibilizzazione capillare sui temi della sostenibilità e del green. Noi di Gullino cerchiamo di fare questo con la nostra comunicazione aziendale, dando una mano non solo a noi stessi ma a tutto il settore. I consumatori vogliono sapere cosa mangiano ed è giusto che vengano date le giuste informazioni. È la consapevolezza che ha fatto crescere i consumi».

Risultati positivi anche dalla partnership con la galassia Apofruit, nata per fare sistema e combattere la concorrenza estera. «Condividiamo i valori commerciali e agricoli che viviamo con la stessa etica e passione”.

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