Il dialetto ispirava i cognomi

Il dialetto ispirava i cognomi
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Rispondiamo ora alle richieste dei nostri lettori che continuano a seguirci con assiduità.

CHIARAMELLO deriva da un soprannome generato dal termine dialettale ciaramel (chiacchierone) dal nizzardo charamelaire (zampognaro). E’ a bassa diffusione e presente in una quarantina di comuni piemontesi. Tipico del cuneese, è molto diffuso a Fossano e a Cervere.

CUCCHIETTI come Cucco si rifà al verso del cuculo in senso onomatopeico ed è legato alla locuzione dialettale “vecchio cucco”. Cucchietti è a bassa diffusione ed è presente in una trentina di comuni. Tipico del cuneese, ha anche qualche presenza in Lombardia e Liguria. Vanta le maggiori frequenze in anagrafe a Montemale di Cuneo e a Dronero.

PASERI come Pasero, Pasino, Pasio sembrerebbe riprendere il nome gratulatorio medievale Pase, che si rifà al latino Pax, pacis (pace) e di cui abbiamo traccia a partire dal secolo XVI. Tipico del Cuneese, a bassissima diffusione, è presente in una quindicina di comuni. Ha il suo ceppo principale in Sanfront dove risulta fra i primi dodici per frequenza anagrafica.

Pasero è tipico del Cuneese e dell’Alessandrino. E’ presente in una sessantina di comuni ed è molto frequente a Prazzo, con un ceppo a Melle. Storicamente i Pasero furono conti di Corneliano, Signori di Inverso Porte, consignori di Casalgrasso, Cervere, Clavesana e Villanova Solaro.

MEIRONE come Mairone  potrebbe rifarsi all'idronomo Maira, affluente del Po, utilizzato anche come nome di persona. Ma è più probabile che riprenda, attraverso soprannome, la voce occitana meyra (casa di montagna). Tipicamente piemontese, a bassa diffusione, è originario del Cuneese, in particolare di Sanfront e Cavour, anche se il nucleo principale oggi si trova a Torino. Complessivamente lo troviamo in una trentina di comuni.

BIOLE’. Cognome piemontese, a bassissima diffusione, è tipico soprattutto di Carmagnola, con presenze anche a Torino. Così come Biolatti, dovrebbe rifarsi, attraverso soprannome, al termine dialettale biùla: dal latino betulleus (betulla).

MONGE ROFFARELLO è tipico soprattutto di Venasca e Piasco. Monge (cognome ben diffuso in Piemonte) potrebbe riprendere il soprannome legato al termine dialettale monze (mungere) dato al capostipite che allevava animali da stalla. Secondo lo studioso di onomastica Caffarelli richiamerebbe il cognome francese Monge, forma abbreviata di Demonge, nomignolo per Dominique. Il cognome Roffarello non esiste scisso da Monge.

MONGE MADRO,cognome rarissimo, lo troviamo unicamente a Venasca. Madro da solo praticamente non esiste come cognome: unica eccezione, una famiglia a Napoli.

TALIENTE PARA. Non si trovano fonti onomastiche sul cognome Para, mentre Taliente così come Taliento e Talienti e Talienta potrebbe derivare da un'alterazione dialettale del nome medioevale Talentus. Tracce di questa cognominizzazione si trovano a Bitonto nel barese fin dal 1400 .

Ci sono circa 18 famiglie Taliente in Italia, concentrate in Basilicata, nella provincia di Bari e nel comune di Sampeyre.

Concludo la puntata ringraziando l’esperto di onomastica Piero Abrate che collabora con me nella ricerca sull’origine dei cognomi per rispondere ai nostri lettori che ci scrivono.

Un sentito grazie anche alla Nuova Gazzetta di Saluzzo che mi ospita periodicamente permettendomi di raccontare la storia dei cognomi, una storia poco conosciuta ma che ci appartiene e ci contraddistingue, perché è attraverso il cognome che le nostre origini non si sono perse e si trasmetteranno ai nostri discendenti ed è la memoria del passato che rafforza e consolida la nostra identità.

Continuate a scriverci!

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