La tomba di Bertoni passa al Comune

La tomba di Bertoni passa al Comune
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La tomba di Amleto Bertoni, l’inventore dell’artigianato saluzzese, entra nel novero delle tombe monumentali del cimitero di Saluzzo.

Morì nel 1967, senza figli. Fu sepolto in una tomba di famiglia, nel cimitero comunale, accanto alla moglie Maria, defunta nel 1933. La concessione dell’area tombale è in scadenza e non ci sono eredi che ne rilevino il contratto. Il Comune, con votazione unanime del consiglio comunale, ha deliberato che la tomba non verrà smantellata, ma sarà il municipio a farsene carico per i prossimi 99 anni.

Il vicesindaco Franco Demaria, nell’ultima seduta di consiglio, ha commentato: «La sua azienda e la scuola di ebanisti nata con i ragazzi del Gianotti hanno cambiato la nostra città».

Il mobilificio di via Griselda crebbe decine di artigiani usciti dall’istituto Gianotti. Creò la mostra dell’Artigianato e fu anche tra i pionieri della frutticoltura a Saluzzo.

Alla sua morte lasciò un’eredità importante: oltre ai lasciti al Comune (150 milioni di lire per la costruzione della Sala d’Arte), ai padri salesiani, all’asilo Regina Margherita, Saluzzo era una città trasformata, una città artigiana conosciuta in tutta Europa. Oggi la fondazione che si occupa della promozione e dell’organizzazione di eventi in città porta il suo nome.

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