Suor Anna, una vita al servizio della gente di montagna
Mercoledì 11 novembre, a 89 anni suor Anna Maria di Sant’Orso di Piasco ci ha lasciato, ha “fatto San Martino” per il Paradiso, dopo un periodo alquanto doloroso, dando l’ultimo saluto alle tre consorelle del Cuore Immacolato di Maria. Il drappello superstite, e non più giovanissimo, di quella ventina di suore montanare che l’ardito don Bartolomeo Ruffa aveva riunito a Bellino il lontano 28 ottobre 1945. Si trattava di aiutare la gente di montagna a rimboccarsi le maniche, per riparare ciò che altri avevano distrutto in guerra.
Suor Anna Bernardi, nativa di Sampeyre, si era unita alle altre nel vallone di Blins, nel 1950. Ancora in tempo per un lavoro lungo e faticoso: il fondatore, l’aveva poi inviata in vari paesi della diocesi: al Convitto agrario di Verzuolo (per molti anni); poi al Seminario Sant’Agostino di Saluzzo e quindi alla Casa di riposo di Stroppo, fondata dalla sua stessa congregazione. E in estate, non certamente per riposarsi, si metteva al servizio del santuario di Valmala, con suor Margherita, deceduta tre anni or sono.
Ovunque suor Anna ha svolto il suo compito con serenità e solerzia, animata da una fede genuina e cordiale. Fino a quando le forze sono venute meno.
Il vescovo Cristiano Bodo durante l’omelia ai funerali celebrati a Piasco, ha illustrato i meriti della defunta, ma anche il rincrescimento nel vedere spegnersi una congregazione. Ha perciò invitato a pregare perché il Signore chiami ancora nella sua vigna, sull’esempio di suor Anna e delle volontarie consacrate.