Verzuolo, ciao Davis Era l’anima dell’A4
Lunedì un grave lutto ha colpito la famiglia dell'A4 Verzuolo: Davis Boscolo non è riuscito a vincere la sua partita più importante, quella contro il virus che sta sconvolgendo il mondo intero. A soli 51 anni, è mancato all'affetto dei suoi figli Luca e Mattia e della moglie Giovanna. Ad aprile per lo stesso male aveva perso il fratello.
Boscolo era un grandissimo appassionato di tennistavolo e, dopo la parentesi all’Auxilium Cuneo, ha vestito per una ventina di anni i colori gialloblu. La scorsa stagione ha giocato in C1, mentre il figlio d’arte Luca (a cui papà Davis ha trasmesso l’amore per il pingpong) era in B2. Quest’anno, anche per esigenze organizzative, avrebbero dovuto militare nella stessa squadra e questa sfida li aveva entusiasmati.
Residente a Savigliano, impiegato nel settore idraulico, Boscolo si era avvicinato senza pretese al tennistavolo: nasceva amatore e ha poi scalato le categorie del settore, fino a raggiungere la soddisfazione di essere superato dal figlio.
Dicono dai vertici dell’A4: «Davis era una persona solare, che aveva una parola gentile per tutti, un avversario agguerrito che però a fine partita diventava amico. Ha lottato fino alla fine come ha sempre fatto in campo. Lascia un immenso vuoto nella nostra grande “famiglia” sportiva».
Il presidente della Fitet Renato Di Napoli: «Un atleta onesto e generoso, conosciuto da tutti i pongisti piemontesi. Siamo vicini alla famiglia e alla società in questo terribile momento».