Berenice è il primo “hotel”
C’è chi ha soggiornato per turismo, chi perché frequentava un corso in una scuola professionale del luogo, chi aveva uno stand a una mostra saluzzese, chi semplicemente per fuggire un paio di giorni dalla città.
Ha aperto appena un paio di mesi fa, e ha dovuto fare i conti con il lockdown e tutte le problematiche legate all’emergenza sanitaria, ma i primi risultati ottenuti da Giovanna Rolando sono lusinghieri.
La ventitreenne cardettese è stata la prima ad ad aprire una struttura ricettiva in paese. Si tratta dell’Alloggio Berenice, un appartamento ricavato in un edificio del 1800 lungo il centrale corso Vittorio Emanuele II. Quattro posti letto, cucina arredata in modo rustico, camera con letto a baldacchino, bagno, balcone, volte in mattoni a vista e arredamento tradizionale caratterizzano l’appartamento.
«Berenice era la marchesina di Cardè – spiega Giovanna -, un personaggio inventato dallo scrittore locale, Piero Strobino, nel suo racconto sul Portonè di Cardè. Avevo in mente l’idea di aprire una struttura ricettiva da tempo, perché sono convinta che, anche se non viviamo in un paese turistico, ci sia spazio e mercato per questo genere di attività. Infatti, un po’ a sorpresa, se devo essere sincera, non appena ho iniziato a pubblicizzare l’alloggio, sono arrivate le prime prenotazioni».
Al momento hanno soggiornato persone e famiglie in arrivo dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Lazio e dalla Campania.
«Cardè è un centro piccolissimo - continua GIovanna -, basti pensare che ho dovuto contattare Google per chiederne l’inserimento nelle mappe, perché non c’era come località, ma l’area era aggregata a Villafranca. Sarà un percorso lungo, ma credo che ci sia spazio per questo mio piccolo sogno».
Giovanna è supportata in questa avventura dai fratelli Stefano e Alessio.
Conclude: «Le prime impressioni dei clienti sono state positive, e questo ci fa enormemente piacere. Mi piace dialogare con le persone, conoscere famiglie nuove e accolgo sempre personalmente gli ospiti, cercando di soddisfare le loro richieste. Inoltre, “pubblicizzare” il mio piccolo paese, oltre che il territorio dal Monviso a Saluzzo, è per me un motivo di soddisfazione. Invito gli ospiti ad apprezzare la tranquillità dei luoghi, a passeggiare lungo il Po e nelle campagne, ad apprezzare i tanti monumenti disseminati nelle campagne e nei piccoli paesi del circondario».