Il “Fritto dell’amicizia” servito a domicilio a Torre San Giorgio

Il “Fritto dell’amicizia” servito a domicilio a Torre San Giorgio
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Un evento del tutto nuovo ma nel solco della tradizione che in questi anni ha reso famoso il paese sotto il profilo gastronomico, è in arrivo a Torre San Giorgio.

E’ in pista di lancio il “Fritto Delivery dell’Amicizia”, che l’amministrazione comunale ha ideato per testimoniare la vicinanza alla popolazione anziana del paese e per celebrare, in un periodo inconsueto, il piatto tipico della cultura culinaria piemontese.

Una proposta rivolta anzitutto ai cittadini over 70 , che ogni anno l’8 dicembre gli amministratori servono a tavola in un ricco e rumoroso banchetto, oggi impossibile da organizzare. Ma un servizio che si estenderà, previa prenotazione, anche grazie alla disponibilità dei volontari, a tutti i residenti. Per una versione invernale, e a domicilio, della consolidata sagra del paese, che porterà sindaco, assessori e consiglieri a calarsi per un giorno nel ruolo del “rider”. 

Spiega il primo cittadino Daniele Arnolfo: «Non potendo essere festeggiati da noi amministratori, il giorno dell’Immacolata i meno giovani del paese riceveranno, un po’ prima dell’ora di pranzo, la nostra visita, con una porzione di fritto misto alla piemontese, nella versione dolce e salata, oltre a un goloso omaggio. Il Pranzo dell’Amicizia sarà dunque “in delivery”, occasione per portare nelle case dei nostri “nonni” un sorriso e un po’ di allegria».

Gratuito per i nati prima del 1950, il piatto  di fritto misto alla piemontese costerà 17 euro per tutti gli altri, che potranno prenotare via mail o via telefono in municipio entro le 12 di giovedì 3 dicembre: telefono, 0172-96012; mail: info@comune.torresangiorgio.cn.it. La distribuzione sarà effettuata da amministratori, Comitato Festeggiamenti, Volontari Civici e il pagamento avverrà alla consegna.

Il fritto salato comprende: bistecca di pollo, salsiccia, bistecca di maiale, cavolfiore, rana, trota, cervella, salame cotto o melanzana; nel fritto dolce troviamo semolino, pavesino, amaretto, bignè, bacio, pesca e mela; come dessert paste di meliga Ballari e zabaione.

Sottolinea il sindaco: «Non vogliamo far passare sotto silenzio certe tradizioni, che sono l’essenza delle piccole comunità come la nostra, nella speranza che il nuovo anno si porti via questo maledetto virus e che si possa tornare a vivere insieme questi momenti di gioia e di festa».

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