Che Natale sarà in Zona arancione Cosa si può fare e cosa è vietato

Che Natale sarà in Zona arancione Cosa si può fare e cosa è vietato
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Che Natale sarà? È la domanda che tutti si pongono in questi giorni.

Il passaggio del Piemonte dalla zona rossa a quella arancione ha allentato la stretta della quarantena solo in minima parte. La decisione della Regione di non consentire il rientro in classe delle scuole medie fino a gennaio, ha ridotto ulteriormente le “libertà” consentite dal passaggio di livello.

Domenica scorsa, primo giorno di zona arancione, le vie del centro, soprattutto nel pomeriggio, si sono riempite. Nulla a che vedere con le grandi città, ma è innegabile che la vista di un corso Italia affollato non era consona al periodo e agli sforzi che la sanità sta mettendo in atto per contenere il virus.

Le immagini di Torino e Milano hanno invece già messo in allerta il governo e le regioni, che hanno smorzato gli entusiasmi della gente, e anticipato che questo non sarà un Natale come gli altri. E nemmeno la montagna potrà essere vissuta come nelle passate stagioni, anche se le stazioni sciistiche stanno facendo leva per avere (almeno) una parziale riapertura.

Intanto dobbiamo accontentarci di qualche negozio aperto in più e del ritorno delle bancarelle al mercato. Anche la mobilità all’interno del proprio comune si fa più libera. Con il passaggio da zona rossa a zona arancione per i saluzzesi calano diverse restrizioni.

Ecco il vademecum di comportamenti che si possono adottare.

GLI SPOSTAMENTI

Cade l'obbligo di avere l'autocertificazione per motivare gli spostamenti, ma solo all'interno del proprio comune. Resta l'invito a uscire di casa solo per lavoro, urgenza, motivi sanitari e per andare a scuola, ma non è più necessario motivare lo spostamento. Resta invece in vigore il coprifuoco che vieta gli spostamenti dalle 22 alle 5, ad eccezione di quelli per lavoro, necessità e salute, che a quel punto vanno giustificate con il modulo presente sul sito del governo. Resta impossibile spostarsi in un comune diverso da quello di residenza salvo che per raggiungere un servizio che nel proprio è assente, ad esempio l'ufficio postale, un supermercato più conveniente rispetto al negozio di prossimità, così pure il parrucchiere o il barbiere se è dimostrabile il vantaggio economico. Non si può in nessun caso uscire dalla Regione.

LA SCUOLA

Al momento non cambia nulla. Non torneranno infatti a seguire la scuola in presenza i ragazzini delle classi seconda e terza media per i quali prosegue la Dad, così come per i ragazzi delle scuole superiori. Continuano ad andare a scuola i bambini dei nidi, della scuola dell'infanzia, della primaria e della prima media.

LO SHOPPING

Con la zona arancione riaprono i negozi di tutte le categorie merceologiche, senza distinzioni. Riaprono anche i centri commerciali, dove diventa obbligatoria la misurazione della temperatura e il controllo degli ingressi, che restano però chiusi nei fine settimana, mentre i negozi su strada potranno aprire anche in quelle giornate, anche fino alle 22 per garantire il distanziamento tra i clienti e evitare l'affollamento del periodo natalizio.

Via libera anche a estetisti e saloni di bellezza.

IL MERCATO

Dopo tre settimane di stop, tornano i banchi di generi non alimentari nei mercati. Particolare attenzione è stata però richiesta agli ambulanti per gestire il flusso delle persone e evitare assembramenti tra i clienti in coda.

BAR E RISTORANTI

Le regole per la ristorazione non cambiano. Ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto dalle 5 alle 22 e per la consegna a domicilio senza limiti di orario. E' quindi possibile ordinare un caffe, ma è necessario consumarlo lontano dal locale.

LO SPORT.

È consentito, tre le 5 e le 22, fare una passeggiata o svolgere attività motoria all'aperto rispettando il distanziamento di almeno un metro dalle altre persone, e due metri nel caso di attività sportiva. Entrambe le attività sono consentite all'interno del proprio comune. Riaprono i centri sportivi, dove è consentita solo l'attività all'aperto, mentre restano chiuse palestre, piscine e centri fitness e vietati gli sport di contatto. Gli spogliatoi restano inagibili.

Torna possibile praticare la caccia e la pesca, ma solo all'interno del proprio comune.

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