Gaboardi dopo 22 anni lascia la guida del gruppo alpini
Oreste Gaboardi lascia la guida del gruppo alpini di Saluzzo dopo 22 anni. Il cambio della guardia è stato ratificato dal direttivo del gruppo sabato scorso, che ha eletto Claudio Pignatta.
«Il 6 febbraio - spiega Ga boardi - compirò 90 anni, direi che è il momento di lasciare spazio ad altri. Resterò comunque nel gruppo alpini e cercherò di continuare a dare il mio contributo».
Domenica mattina, in occasione della commemorazione di Novo Postojalowka, Gaboardi non ha voluto rinunciare al suo ruolo di alzabandiera: «E’ un onore -racconta -, un gesto che mi è sempre piaciuto e che svolgo da quando, nel 1953, ero un alpino della “Bergamo”. Perchè la Bergamo? Abitavo a due passi dalla Musso, e fare lì il militare sarebbe stato troppo “noioso”, volevo uscire di casa, così ho scelto di essere un artigliere del gruppo lombardo».
Dopo il Car a Rivoli, Gaboardi è stato destinato a Vipiteno, Bressanone, San Candido e alla Val Venosta. Ha seguito il corso di radiotelegrafista, diventando caporal maggiore.
«L’Alto Adige negli anni ‘50 - dice - non era come oggi. Tutti parlavano tedesco, e non eravamo ben visti dalla popolazione locale. Ma sono riuscito comunque ad avere buoni amici anche lì. Sono alpino nel cuore, ho la tessera dell’Ana dal 1952, e quando sono tornato a Saluzzo dopo il servizio militare ho sempre fatto parte della Monviso. Per me è stato un onore guidare il gruppo cittadino e far parte della Monviso, una sezione territorialmente piccola, ma con dei numeri da far invidia a molti».
Diretto, solare, di animo gentile, Gaboardi è stato a lungo dipendente comunale nel settore tecnico. Quando è andato in pensione ha dedicato più tempo agli alpini. Ha saputo guidare le penne nere con l’animo che è proprio di un alpino.
«Il giorno più bello di questa avventura è stato nel 2017, con la festa del raggruppamento Nord Ovest: 20 mila alpini, una favola. Abbiamo lavorato per mesi quasi a tempo pieno per preparare bene tutto, ma ne è valsa la pena».