Con lo scanner dei frutti Rivoira vince Zerospreco

Con lo scanner dei frutti Rivoira vince Zerospreco
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L’equazione è semplice ma pare contradditoria: più qualità nel prodotto e meno spreco. Le nuove frontiere del mondo economico si spalancano su capacità produttive innovative, capaci di contemperare un ritorno alla genuinità con l’attenzione all’ambiente.

In questa direzione va il Gruppo Rivoira di Verzuolo, proclamato nei giorni scorsi vincitore del premio nazionale “Vivere a #sprecozero”. Il colosso verzuolese vince, per la sezione ortofrutta, l’Oscar italiano della sostenibilità assegnato da “Spreco Zero”, la rete nazionale degli enti territoriali che si impegnano a combattere lo spreco, nata a Bologna nel 2014. Il concorso ha ricevuto anche il patrocinio del ministero dell’Ambiente e dell’Anci.

L’azienda si è aggiudicata il riconoscimento grazie alla tecnologia Cherry Vision 3.0, uno “scanner” della frutta, con un potenziale impensabile fino a pochi anni fa.

Spiega l’amministratore delegato Marco Rivoira (nel riquadro): «Il premio riconosce un percorso iniziato anni fa. Siamo andati alla ricerca di soluzioni nuove, sostenibili, prima in campo energetico, con solare e biomassa, quindi con le produzioni: imballi bio, film plastici compostabili e una filiera di produzione a “residuo zero”. Cherry Vision è un macchinario che, con telecamere ad altissima risoluzione, visiona ogni singola ciliegia, ottimizzandone la cernita».

La scorsa estate, partite di prodotto colpite da piogge persistenti sono state accuratamente scansionate, rilevando con estrema precisione la presenza di spaccature o lesioni sul fondo del frutto.

Con la tecnologia introdotta, il magazzino ciliegie del Gruppo Rivoira è attrezzato con la linea più evoluta, ad oggi, in Italia, per la classificazione dei frutti.

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