Mimmo, l’assessore amico di tutti
«Ci sono persone che fanno parole, parole, giri di parole inutili, ma quando hai bisogno non ci sono mai. Tu eri di poche parole, a volte fin troppo dirette, ma quando avevo bisogno c'eri sempre». Così l’amico Raffaele Collino ricorda Domenico Maniaci, 79 anni, per tutti semplicemente “Mimmo”, che si è spento giovedì scorso all’ospedale di Pinerolo.
Assessore del Comune di Villafranca dal 2004 al 2014 nella giunta Bottano per ben due mandati, è stato tra i promotori della rinascita dell’associazione commercianti, ferma da diversi anni, oltre che un punto di riferimento per gli anziani del paese.
«Una grande perdita – sottolinea il sindaco Agostino Bottano, suo grande amico prima che compagno di numerose avventure - sia dal punto di vista amministrativo e professionale che da quello umano. Come amministratore si è dedicato per dieci anni al commercio e all’artigianato locale, cercando di amalgamare le realtà economiche villafranchesi sotto un’associazione, al fine di coinvolgere tutti gli operatori del settore e con loro superare la crisi economica inerente il loro settore, per contrastare la concorrenza della grande distribuzione».
«Mimmo - spiega Bottano - è stato l’ideatore del “mercatino del cambio e scambio” che negli anni ha raggiunto un centinaio di espositori e dato la possibilità agli appassionati di antiquariato e di merce usata, di poter partecipare mensilmente al baratto, promuovendo allo stesso tempo il nostro Comune. Grande appassionato di informatica, per dieci anni, a titolo gratuito, ha fornito la propria assistenza, in primis al sistema bibliotecario e quasi quotidianamente agli uffici comunali. Lo ricordo ancora per il servizio prestato alle politiche sociali e alla terza età: un amico, una persona cordiale, disponibile e generoso. Grazie Mimmo».
Ad alcuni problemi cardiaci che lo attanagliavano da tempo, si è aggiunto il Covid che lo ha portarlo in ospedale. In uno degli ultimi messaggi inviato al sindaco di Villafranca, l’ex-assessore invitava proprio i giovani a rimanere lontani dal virus e fare molta attenzione. Qualche giorno prima di morire gli è stato tolto il casco che lo aiutava a respirare, ma da lì la situazione è peggiorata in poco tempo e il cuore di Mimmo non ha più retto.
Il funerale è stato celebrato al cimitero di Villafranca, secondo le norme anti-contagio, nel pomeriggio di sabato scorso, salutato dalla moglie Nella Allasia, storica commerciante del paese, con i nipoti Francesco, Danilo e Sonia, per cui è stata una vera guida dopo la perdita del padre, il patron della Carni Dock di Lagnasco.
«Sei stato un grande amico, una persona seria e affidabile - lo commemora Raffaele Collino -. Hai trovato la soluzione a problemi che per me erano macigni fin da quando sono entrato nel mondo del lavoro. Mi hai seguito fino all'ultimo dal letto dell'ospedale perché sapevi che avevo ancora tanto bisogno di te. Caro Mimmo, dopo tutto quello che ti era già successo non è giusto che sia finita così. Sarai sempre il mio modello, la mia fonte d'ispirazione e un giorno vorrei essere come te. Mi mancherai. Buon viaggio, vola forte, vola in alto».