Busca, lo shopping si fa on line

Busca, lo shopping si fa on line
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Entra nel clou della sua attività “Busca resiste”. Sono i giorni dello shopping prenatalizio e, viste le disposizioni sanitarie in corso, il nuovo coordinamento dei commercianti del Buschese è più che mai attivo, strutturato e ben posizionato sul web, per conciliare domande e offerta: la richiesta di idee regalo da parte dei cittadini e la competenza degli esercenti di vicinato che organizzano anche spedizioni o consegne a domicilio.

Oltre al gruppo Facebook, viene aggiornato ogni giorno un account Instagram, che prende lo stesso nome (buscaresiste): su di esso è ancora più facile scorrere le schermate e trovare centinaia di prodotti, con descrizioni e contatti dei venditori. Uno strumento che, per dinamiche generazionali, ha incontrato l’interesse dei giovani.

La vulcanica personal-trainer Sara Ballatore è stata l’ideatrice del gruppo Facebook e delle iniziative pensate per sostenere il commercio al dettaglio e le altre categorie professionali (come la sua) danneggiate anche dalla seconda ondata della pandemia. A un mese dal lancio dell’iniziativa il suo bilancio è positivo.

Sara, come hanno risposto i negozianti di Busca alla tua idea?

«Per giorni ho riscontrato un entusiasmo “contagioso”. Non solo da parte dei negozi: anche chi offre servizi alla persona e le aziende agricole locali hanno dimostrato interesse e voglia di prendere parte al progetto».

Su quali numeri vi siete assestati?

«A distanza di 30 giorni dall’apertura del gruppo Facebook abbiamo superato quota duemila iscritti, segno che tutti hanno preso a cuore lo sforzo promozionale per far crescere questa piccola comunità».

Quanti sono i titolari coinvolti? Come si comportano?

«Presenti nella vetrina virtuale sono oltre un’ottantina, di cui buona parte attivi ogni 2 o 3 giorni con post promozionali. È stato emozionante, ma anche costruttivo, vedere ogni giorno la voglia di tutti di esporre merce e servizi e la risposta dei cittadini che chiedono informazioni».

Riuscite a stimare un giro d’affari generato da questa operazione?

«No, è impensabile. Non so cosa “porti” in concreto questa iniziativa a ogni singola attività. Ma tanti negozianti e professionisti buschesi hanno scoperto, come me, con una certa sorpresa, quante potenzialità ci siano in questa nuova forma di commercio e come la nostra cittadina possa offrire un ventaglio completo di prodotti e servizi, per tutte le esigenze. Io stessa ho scoperto interessanti prodotti tipici, insieme alla bellezza e all'eleganza del nostro centro che non conoscevo».

I tuoi toni entusiastici sui social sottolineano una risposta sorprendente da parte della città. Qual è secondo te la carta vincente?

«Si percepisce un forte senso di unione e la voglia di uscire tutti insieme da questo periodo difficile. A Busca la nostra iniziativa ha attecchito perché la gente ha condiviso un rinnovato spirito di collaborazione».

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