Paesana, chiesto il certificato di morte per il margaro scomparso a settembre
Adesso non dovrebbe esserci più dubbi: Renato Beitone, il 66enne margaro paesanese scomparso senza lasciare traccia il 5 settembre 2019 sulle alture della Vardetta dove si era recato a bordo del suo fuoristrada per controllare la mandria di mucche al pascolo, sarebbe morto.
Il condizionale è una cautela, ma la notizia in questi giorni ha assunto contorni definiti.
Lo si evince dalla richiesta della documentazione, giunta venerdì scorso in municipio a Paesana, finalizzata alla stesura della certificazione di avvenuta morte, comunicataci in prima persona dal sindaco Emanuele Vaudano. Richiesta che fa seguito alla scoperta di resti di ossa umane il 14 settembre scorso a monte delle cave di pietra di Rucas, la zona in cui venne ritrovato il mezzo dell’allevatore e successivamente il suo cagnolino.
Sembra così essere al capitolo finale il giallo che ha tenuto per settimane il paese con il fiato sospeso, alimentando ogni tipo di ipotesi ed illazione, pur se nessuno ha forse mai convintamente pensato che Beitone - che aveva difficoltà ad esprimersi e a deambulare (e quindi a percorrere grandi distanze) - potesse essere ancora vivo.
La sensazione che gli fosse accaduto qualcosa di irreparabile è sempre stata viva nella mente di tutti e si era accresciuta dopo che per lunghi giorni centinaia di persone - carabinieri, Aib, guardie forestali, vigili del fuoco, enti e associazioni di soccorso, Protezione civile ma anche tanti cittadini - avevano instancabilmente ed infruttuosamente battuto palmo a palmo le montagne fra la valle Po e le alture dell’Infernotto con l’ausilio di elicotteri, droni e cani molecolari.