LA VITA NORMALE

Eravamo preparati a tutto; avevamo gli strumenti adatti per affrontare ogni tipo di difficoltà a partire dai terremoti fin anche alla visita degli extraterrestri.

Ma una cosa non avevamo né previsto né calcolato: il Covid 19. Le nostre certezze, ahimè! sono sparite… “La mortifera pestilenza”, prendendo a prestito l’espressione del Boccaccio quanto mai attuale, ha stravolto la nostra esistenza e, da marzo scorso, detta le regole del gioco.

È un nemico invisibile che non solo si prende beffa di noi ma ci sbatte in faccia ogni giorno tutte le nostre fragilità. La politica brancola nel buio totale, la scienza si affanna per trovare al più presto un vaccino salvavita e i virologi, (ma quanti sono? Non sapevo fossero così tanti!) e gli immunologi ci danno indicazioni spesso contrastanti tra loro creando in noi un senso di smarrimento.

Siamo spiazzati, guardinghi e cerchiamo conforto l’uno nell’altro. Lo si capisce quando gli sguardi delle persone si incrociano per le vie della città in cui viviamo: i nostri occhi, l’unica parte visibile del viso, parlano più di mille parole. Ma se riusciamo per un secondo a dimenticarci della sofferenza fisica prodotta dal Covid, possiamo vedere in questo virus qualche lato positivo.

Ci ha insegnato ad essere più uniti, più generosi di animo, ci ha fatto capire il grande valore degli affetti famigliari e ci ha fatto pensare ai nostri anziani che forse con troppa leggerezza lasciamo in casa di riposo centellinando le visite in nome di chissà quali impegni inderogabili. Ma soprattutto credo ci abbia insegnato la bellezza di una vita normale.

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